Si apre il Virtual Palio studentesco: in scena la Compagnia del Mandarino e la loro "Babele"
La Compagnia del Mandarino, questo il nome del gruppo teatrale del liceo artistico Sello, in occasione del “Virtual Palio”, presenta “Babele”, un video presentazione dell’omonimo silent show ideato e realizzato dai quarantasette ragazzi e ragazze del liceo artistico Sello che compongono la Compagnia
Giovanni Cabroni
Si apre il Virtual Palio questa sera, lunedì 4 maggio, alle ore 20:00, la versione ‘distanziamento sociale’ del Palio Teatrale Studentesco ‘Città di Udine’. Ma non contatela nella numerazione cronologica delle edizioni del Palio, l’esperienza del teatro dal vivo non è sostituibile con niente altro, soprattutto per quegli studenti che vi si accostano per la prima volta.
I gruppi che si sono iscritti a partecipare sono 18, quasi tutti quelli che si erano iscritti alla versione ‘dal vivo’. Qui potete trovare tutte le info su questa special-edition del Palio. Il video dello spettacolo potete vederlo qui in basso, a seguire la presentazione del primo gruppo in scena a cura di Giovanni Cabroni Liceo Stellini Udine - direttore Asteriskos.
La compagnia del Mandarino presenta "Babele".
La Compagnia del Mandarino, questo il nome del gruppo teatrale del liceo artistico Sello, in occasione del “Virtual Palio”, presenta “Babele”, un video presentazione dell’omonimo silent show ideato e realizzato dai quarantasette ragazzi e ragazze del liceo artistico Sello che compongono la Compagnia.
Il tema affrontato è quello della solitudine, non solamente come pura forma esistenziale e individuale, ma anche “sociale”. La società è descritta come insieme di tante solitudini e linguaggi differenti, proprio come nella nota torre biblica da cui lo spettacolo prende il nome.
Il video presentazione si compone di dodici capitoli molto brevi, che propongono quello che i membri della Compagnia hanno discusso durante il lockdown; le sensazioni che legano questa terribile esperienza con il tema della solitudine, un tema che, in questo senso, pare quasi anticipatore. Il video ha lo scopo di una “meditazione guidata”, dove il debutto fisico, sul palco, viene sostituito da una sorta di debutto spirituale, dove tutti hanno dato e danno il meglio di loro stessi.
Lo scopo del video infine non è quello di dare un messaggio, bensì di sviscerare un tema, nonché di porre allo spettatore dodici domande e provocazioni. I dodici video sono ognuno funzionale a questo scopo, ovviamente non senza un pizzico di ironia e divertimento.
I commenti dei lettori