Battaglia a Dignano fra il parroco e i fedeli, si dimette anche il sacrestano
Tutto è iniziato da alcune spese che don Giuliano Del Degan ha voluto sostenere. Lo sfogo: i parrocchiani disertano la messa, catechiste e chierichetti se ne vanno

DIGNANO. Messe disertate, ancor prima che il virus lo imponesse, chierichetti e catechiste in rivolta. Perfino il sacrestano si è dimesso a Dignano, alimentando una “battaglia” fra don Giuliano Del Degan e buona parte dei fedeli. Tutto è partito da questioni economiche e scelte che il parroco, accolto dalla comunità l’anno scorso, ha adottato.
«Appena insediato, ho constatato le buone condizioni delle chiese, ma anche un certo disagio per quanto riguardava il riscaldamento e altri lavori» spiega il don, che ha prelevato soldi dalla cassa per provvedere alle necessità. E sono partite le critiche: «I parrocchiani hanno iniziato a disertare le funzioni per protesta, come alla festa di San Sebastiano, patrono del paese, costringendomi a correre ai ripari e a procurare i chierichetti per non fare brutta figura con gli alpini».
A esacerbare gli animi, però, è stata anche la decisione del parroco di sollevare da cariche economiche inerenti la parrocchia, gestite con onestà, passione e responsabilità negli anni, Donatella Bertolissio, assessore alla Cultura del Comune che rappresenta un riferimento per la comunità.
«È vero – conferma l’interessata, ammettendo la delusione – non ritengo però di commentare il alcun modo quanto avvenuto. È un problema di coscienza e di rapporti che riguardano solo la chiesa locale» mette in chiaro l’assessore.
«La reazione a questi fatti ha portato a estreme conseguenze – spiega don Giuliano –: il sacrestano ha dato le dimissioni, così hanno fatto anche le donne del decoro e delle pulizie della chiesa. E come se non bastasse, anche il gruppo delle catechiste, riunitesi insieme con le famiglie mi informarono della loro ferma decisione di non voler più collaborare, né formare una trentina di cresimandi e una quindicina di fanciulli di prima comunione».
La situazione rattrista il sacerdote, che auspica di riprendere con calma «quando sarà passata la tempesta», tenuto anche conto che «cresime e prime comunioni sono state rimandate all’inizio del nuovo anno pastorale dal vescovo».
Ma don Giuliano si chiede anche come affrontare, senza collaborazione, il problema della pulizia delle chiese ogni domenica, quando cesserà l’emergenza covid: il 18 infatti riprenderanno le celebrazioni delle messe con il popolo. «Sto pensando di allestire dei tendoni esterni con l’aiuto degli alpini e della Pro loco per evitare i lavori di “sanificazione”» ammette». Il sindaco Vittorio Orlando getta acqua sul fuoco e chiede a tutti «di essere responsabili e disponibili al dialogo per il bene della comunità».
«Mi dispiace molto per quanto sta accadendo – rileva il vicesindaco Luigi Toller – sono convinto che solo la chiarezza porterà a una soluzione positiva e di rispetto dei ruoli». Intanto oggi alle 11 verrà trasmessa in diretta streaming dal sito del Comune la messa celebrata da don Giuliano dalla chiesa di Bonzicco.
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