Frode in commercio alla Cantina Rauscedo: confiscati 1,7 milioni
Definiti 23 patteggiamenti, fra i quali dipendenti e l’ex cda. Il legale Zanchetta: l’azienda ha già voltato pagina da tempo

Con 23 patteggiamenti e la confisca di 1,7 milioni di euro è calato il sipario ieri sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Cantina Rauscedo. La procura di Pordenone ha accertato che l’azienda ha prodotto e commercializzato, nel 2016 e nel 2017, vini Doc e Igt che non potevano fregiarsi della denominazione, perché non erano stati rispettati i disciplinari di produzione con riguardo alle rese massime per ettaro o le gradazioni alcoliche.
Quel vino, secondo il pm, doveva essere commercializzato come vino generico, a un prezzo dunque inferiore. In tal senso è stata contestata la frode in commercio.
L’ingente somma versata dalla cantina corrisponde al profitto delle frodi nel 2016 e nel 2017 quantificato dalla procura, ovvero la differenza fra il prezzo dei vini indebitamente qualificati come Doc e Igt e il prezzo dei vini generici. Il gip Rodolfo Piccin ne ha disposto la confisca. Gli 1,7 milioni di euro andranno allo Stato.
La Cantina Rauscedo ha concordato per gli illeciti amministrativi una sanzione di 20.100 euro. «Un patteggiamento – ha commentato l’avvocato Stefano Zanchetta – che permetterà alla cantina di ricominciare a lavorare come già sta facendo egregiamente. Oggi si è trattato solo di una formalità, l’azienda ha già voltato pagina molto tempo fa».
A tutti gli imputati sono state riconosciute la sospensione condizionale della pena e le attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante.
I dodici ex componenti del cda hanno concordato 8 mesi ciascuno: l’ex presidente Fulvio Lovisa, 49 anni, i due ex vicepresidenti Alfredo Calisto Bertuzzi, 61 anni e Giancarlo D’Andrea, 68 (tutti e tre risiedono a San Giorgio della Richinvelda), i nove ex consiglieri Denis Riondato, 41 anni, di Murlis, Michele D’Andrea, 41 anni, di San Giorgio, Luigino Fogal, 42 anni, nativo di San Donà di Piave e residente a San Giorgio, Sergio Salvador, 54 anni, di San Martino a Tagliamento, Mauro D’Andrea, 37 anni, di San Giorgio, Valentino Targato, 52 anni, di Porpetto, Livio Fenos, 33 anni, di Cordenons, Federico Eugenio D’Andrea, 35 anni, di Spilimbergo, Roberto Panigutti, 56 anni, di Camino al Tagliamento. Pure il direttore della cantina di Rauscedo Mauro Sedran, 59 anni, di San Giorgio, ha concordato 8 mesi.
Hanno patteggiato 6 mesi il responsabile amministrativo della cantina Cristian Marchi, 47 anni di San Giorgio, il responsabile amministrativo della sede di Codroipo Agostino Trevisan, 55 anni, di Udine, i responsabili della produzione Cristian Paladin, 46 anni, di Dignano (per Rauscedo) e Francesco Visentin, 58 anni, di Maniago (per Codroipo), Giorgio Oliva, 52 anni, codroipese che gestiva i registri di cantina a Rauscedo.
Cinque mesi per la segretaria Luisa Marson, 33 anni, di San Giorgio, la responsabile del laboratorio Antonella Ferrigno, 36 anni, di Cave de’ Tirreni e il capocantina Andrea Comini, nativo di Udine, 45 anni. Multa di 1.500 euro per Stefania Ferrigno, impiegata stagionale, 26 anni, di Cave de’ Tirreni.
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