Negozi aperti anche la domenica, contraria la Cgil Fvg: "Un errore, sarebbe più saggio ampliare gli orari"
Lo sostiene la Cgil del Friuli Venezia Giulia, con il segretario generale Villiam Pezzetta, critico sul punto 13 dell'ordinanza del 17 maggio, nella quale la Regione fissa le nuove regole in materia di contenimento dell'epidemia e per la ripartenza delle attività commerciali

Consentire la riapertura delle attività commerciali nelle giornate festive è stato un errore. Lo sostiene la Cgil del Friuli Venezia Giulia, con il segretario generale Villiam Pezzetta, critico sul punto 13 dell'ordinanza del 17 maggio, nella quale la Regione fissa le nuove regole in materia di contenimento dell'epidemia e per la ripartenza delle attività commerciali.
«Se da un lato siamo favorevoli - spiega Pezzetta - a una linea improntata a un progressivo allentamento delle misure d'emergenza, in linea con l'andamento dei contagi, siamo anche convinti che questa pandemia potesse e possa essere l'occasione per rivedere scelte e prassi che andrebbero corrette in una logica di sviluppo economicamente e socialmente sostenibile. Ci riferiamo in particolare alla liberalizzazione degli orari commerciali, e in particolare delle aperture festive, che non rappresenta né una scelta obbligata per il settore, né una soluzione che abbia favorito il rilancio dei consumi. L'unica vera conseguenza, da quando sono state introdotte, è di aver cannibalizzato il settore, a danno della piccola distribuzione e dei negozi di vicinato, e di aver peggiorato le condizioni di lavoro e il ricorso a contratti precari nel commercio».
Per Pezzetta «sarebbe molto più saggio ampliare i nastri orari giornalieri e favorire, di domenica e nelle festività, un utilizzo diverso del tempo libero». Da qui la proposta di un fronte comune con le associazioni di categoria «per sostenere le ragioni dei piccoli e a favore di un new deal nelle politiche per il commercio della Regione, proseguendo in modo costruttivo il confronto tra istituzioni, forze imprenditoriali e sindacato»
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