«Il grande fiume ora sia tutelato dall’Unesco»
Il geologo Mario Tozzi ospite de “I giovedì del Patto”, un evento on line condotto da Massimo Moretuzzo: «Non bisogna toccarlo»

«Il Tagliamento è come il Colosseo, non si tocca»: parola di Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e saggista, noto anche come autore e personaggio televisivo, ospite d’eccezione del terzo de “I giovedì del Patto”, la serie di eventi online settimanali organizzati dal Patto per l’Autonomia per contribuire al dibattito sulla ripresa post Covid-19 dialogando con ospiti illustri in stretta interazione con il pubblico della rete.
Dopo le dirette con Luca Mercalli e Angelo Floramo, il protagonista del nuovo appuntamento, sulla pagina Facebook del Patto per l’Autonomia, dialogando con Massimo Moretuzzo, segretario e capogruppo in consiglio regionale, Tozzi – che già al grande fiume alpino aveva dedicato una puntata del programma di Rai3 Sapiens, raccontandone le caratteristiche di unicità dopo averlo in parte ripercorso in canoa – ha ribadito il suo pensiero rispetto a all’ultimo corridoio fluviale intatto delle Alpi.
«Il Tagliamento deve rimanere in contatto con il territorio, non esserne isolato da elementi artificiali privi di senso e di efficacia per le esigenze di messa in sicurezza delle popolazioni della Bassa», ha ricordato, bocciando qualsiasi ipotesi di ulteriori interventi idraulici o ingegneristici, di sfruttamento idroelettrico o di sghiaiamento sul corso d’acqua. «Il Tagliamento è un fiume straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, che dobbiamo soltanto lasciare in pace, rispettandone la naturalità. Si lavori per farne un sito riconosciuto dall’Unesco, collegato al circondario, creando anche itinerari storici e letterari: un motore di sviluppo sostenibile per tutto il territorio, fondato sulla riconosciuta qualità ambientale».
Una proposta accolta prontamente da Moretuzzo, che ha moderato l’incontro al quale ha partecipato anche il vicesindaco di Pinzano al Tagliamento, Emiliano De Biasio. Il gruppo consiliare continua così a mantenere alta l’attenzione sul fiume più importante del Fvg, un ecosistema estremamente prezioso che era già stato oggetto di una mozione (bocciata dalla maggioranza regionale) con la quale si chiedeva alla giunta Fedriga di assicurare una salvaguardia maggiore al Tagliamento, dalle sorgenti alla foce, e di realizzare una nuova Zsc, Zona speciale di conservazione, derivante dalla fusione delle due Zsc attuali, individuate come “Greto del Tagliamento” e “Valle del Medio Tagliamento”, creando un’area più ampia di tutela che includesse anche l’alveo del fiume tra il ponte di Cimano e quello di Pinzano, zona di particolare ricchezza naturalistica.
«Dall’impegno per la massima tutela del Tagliamento, che è un bene comune, passa anche l’idea di un nuovo modello di sviluppo, basato sui principi della sostenibilità sociale e ambientale – conclude Moretuzzo – è indispensabile trovare delle soluzioni che siano in grado di coniugare sicurezza di chi abita a valle e tutela della naturalità di un corso d’acqua che ha una valenza straordinaria».–
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