L’ira dei sindaci: lo scarico di fanghi sta inquinando le nostre campagne
Coinvolti Coseano, Rive d’Arcano, Flaibano e Dignano Fra i cittadini pronto a nascere un comitato spontaneo

Maristella Cescutti / coseano
Il Comune di Coseano dice basta all’inquinamento e allo e allo spargimento di fanghi da depurazione nelle sue campagne, divenute “una fogna a cielo aperto”. Il sindaco, David Asquini, a nome della giunta e del consiglio comunale intero, annuncia che: «Il tempo di vedere deturpare l’ambiente nel proprio territorio è finito. In tanti campi della zona infatti presi in affitto da società vengono riversati da ditte private che li smaltiscono, fanghi di depurazione di fogne e di industrie alimentari provenienti da tutto il Friuli – protesta Asquini –. Il malessere dei cittadini, assolutamente condiviso dalla mia amministrazione, è in relazione alle esalazioni maleodoranti che si liberano dopo lo spargimento e, soprattutto, dal contenuto. Sono quotidiane le telefonate per denunciare comportamenti che stonano con la cura che la stragrande maggioranza dei cittadini ha e che riguardano l’utilizzo e lo spargimento dei fanghi di depurazione in agricoltura. Siamo preoccupati di inquinare il territorio con uno smaltimento fanghi troppo spinto – evidenzia Asquini – abbiamo visto infatti un indubbio aumento di questa pratica negli ultimi anni. Anche gli agricoltori sono vittime di questa situazione insostenibile. Alcuni coltivano sopra questi smaltimenti, altri lasciano il terreno incolto in quanto la resa economica è addirittura superiore – rileva il sindaco - la polizia locale per questo è stata allertata». D’accordo con il collega il primo cittadino di Rive D’Arcano Gabriele Contardo che annuncia di voler approfondire il problema.
Gli smaltimenti sono autorizzati dalla Regione attraverso il Decreto 3457 e riguardano le campagne del comune di Coseano e di quelli limitrofi. I fanghi provengono dai depuratori pubblici e da industrie private e sono poi gestiti da ditte, sempre private.
«La popolazione è stanca di questa situazione per questo sta nascendo un Comitato civico, che vuole appurare la regolarità delle analisi chimiche, il Comune - dichiara Asquini - sarà al loro fianco. Nonostante in questi anni si sia lavorato molto per la salvaguardia del territorio e per fissare i paletti e i limiti attraverso un documento di agile consultazione come il nuovo regolamento di polizia rurale, ancora il territorio del nostro comune, continua a essere rovinato. Gli agricoltori locali sono per la maggioranza responsabili e sensibili all’argomento al pari degli altri cittadini, è evidente però che anch’essi pagano lo scotto di qualche imprenditore, agricolo e non, senza scrupoli».
In programma, a breve, incontri sul organizzati dal sindaco David Asquini con i colleghi dei comuni limitrofi di Rive d’Arcano, Flaibano e Dignano. Per trovare una soluzione l’8 giugno è stato fissato un confronto con gli assessori regionali all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, e all’Agricoltura Stefano Zannier. —
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