La musica vince il virus e unisce le generazioni
Alunni di Claut in concerto per gli anziani

La tradizione
La musica è capace di unire generazioni, ovunque si trovino, e non si spegne neanche col coronavirus: il tradizionale appuntamento di fine anno tra gli alunni della media di Claut e gli ospiti della casa anziani di Cimolais non è stato cancellato dalla pandemia, ma è andato in scena a distanza. L’abbraccio ideale ai nonni è stato caloroso e le emozioni forti. L’idea è del referente di plesso Andrea Comina, storico docente di lettere e colonna portante della scuola clautana: sarebbe stato un peccato fermare un momento atteso da tutti. Ecco che gli alunni hanno suonato da casa, guidati dall’insegnante di musica Stefania Antoniazzi, e si sono registrati in audio e video, poi donati in forma di concerto agli anziani.
Ma i musicisti non sono stati soltanto gli studenti: Antoniazzi ha coinvolto anche i familiari. Un programma variegato, quello dell’esibizione: tra le proposte figuravano formazioni in duo, trio e quartetto, per finire nella coralità di “Sul cappello”, pezzo tanto caro ai nonni. La scelta degli strumenti è stata ricca: flauti, contralti, xilofoni, ukulele, tastiere.
«A maggio, col circolo del volontariato dei giovani, abbiamo sempre organizzato il concerto nella vostra casa, seguito da un rinfresco – sono le parole rivolte ai nonni dai ragazzi –. Quest’anno “qualcosa” ci ha impedito di essere presenti fisicamente assieme a voi, ma non vi abbiamo dimenticati. Vi abbiamo fatto un piccolo regalo per rendere meno triste e solitario questo periodo di distanziamento forzato». —
G.S.
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