Chiusure degli sportelli Aumenta dai Comuni il pressing sulle Poste
Sindaci in rivolta contro le chiusure degli sportelli di Poste Italiane: a Sacile e Valvasone Arzene i primi cittadini Carlo Spagnol e Markus Maurmair chiedono il ripristino del servizio.
«È prioritaria la riattivazione dello sportello postale Sacile uno – ha detto Spagnol – a San Odorico». Il sindaco liventino ha chiesto un incontro urgente a Poste Italiane e prosegue nel pressing sull’azienda. L’ipotesi della chiusura fino al 31 agosto ha provocato reazioni politiche e sindacali, tanto che l’avvocato Anna Piemontese, residente a San Odorico, ha proposto un fronte comune delle forze politiche e di quelle socialiper riaccendere le luci nell’ufficio in viale dei Cipressi.
«Le condizioni di emergenza sanitaria Covid-19 che hanno comportato la chiusura dell’ufficio postale sono cambiate – ha sottolineato il primo cittadino Spagnol –. Durante l’emergenza abbiamo sempre mantenuto i contatti telefonici con Poste Italiane anche per lo sportello in via Cavour, per garantire la sicurezza degli utenti, dei lavoratori e l’erogazione dei servizi. Le situazioni di preoccupazione sono rientrate e pertanto non vedo ostacoli per riaprire il servizio a San Odorico».
Molte attività sono ripartite con la fine del lockdown a Sacile e tanti clienti di Poste reclamano il servizio territoriale indispensabile a San Odorico, dove nel 2019 ha chiuso per sempre lo sportello bancario di FriulAdria in via Rosselli. L’appello a unire le forze per tutti i consiglieri comunali e forze sociali dell’avvocato Anna Piemontese è accolto da Spagnol: «Le sinergie sono positive – ha valutato il primo cittadino – per risolvere i problemi della comunità e di altri territori».
A Valvasone Arzene sulla stessa linea il primo cittadino Markus Maurmair: «Poste Italiane, dopo aver chiuso o ridotto gli orari degli sportelli in modo repentino per la salvaguardia di utenti e lavoratori – ha dichiarato il sindaco di Valvasone – pare avere smarrito l’elenco degli orari e giorni di apertura prima del blocco totale per l’emergenza sanitaria Covid-19». Nei comuni più piccoli e con più uffici, il ripristino del servizio è rimasto in attesa di valutazioni ponderate su algoritmi e tabelle interne. «Un modo per razionalizzare i costi e massimizzare i profitti – ha concluso Maurmair –. Gli utenti di Arzene possono recarsi in posta tre giorni su sei e il ritorno alla normalità è rinviato». —
C.B.
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