Botta e risposta della Sagra Duello Lega-animalisti
il caso
Partiti e movimenti animalisti, come tutti gli anni, si scontrano sulla Sagra dei osei 2020 a Sacile: l’onorevole Vannia Gava e l’europedeputato Marco Dreosto con la Lega alzano gli scudi contro gli animalisti Lav che chiedono di cancellare la kermesse nell’anno della pamdenia Covid-19.
«Nessun animale selvatico – sostengono i “colonnelli” leghisti – alla Sagra».
In città il consigliere comunale Antonio Petralia si mette di traverso: «La Sagra dei osei non è opportuna in questo contesto di emergenza sanitaria – sostiene l’esponente del M5s – per evitare assembramenti. Anche i Giochi olimpici sono stati posticipati».
Gli animalisti Meta alzano la bandiera della protesta e la città è divisa a metà.
«No alla Sagra dei osei – dice la sua il sacilese Evio Bonas – per ragioni sanitarie e rispetto alle vite umane spezzate nella pandemia».
A Sacile tanti non rinunciano all’evento centenario che taglierà il traguardo record di 747 anni nel primo fine settimana in settembre. «Le menzogne dichiarate dalla Lav vanno rese note ai cittadini che temono per la propria incolumità – aggiungono Gava e Dreosto –. Se fossi il sindaco Carlo Spagnol penserei a muovere querela per procurato allarme. Dal 1992 la legge nazionale vieta e persegue penalmente l’uccellagione, pratica tramite la quale si catturavano gli uccelli selvatici per poi rivenderli ai privati e da circa trent’anni in sagra vengono esposti solo uccelli e animali di allevamento».
Loreba Bin e Romano Zambon, alla guida della Pro Sacile, sono impegnati nell’organizzazione della Sagra e hanno escluso animali selvatici, ma gli animalisti vanno avanti.
«Se abbiamo imparato qualcosa dal virus dovremmo evitare la Sagra dei osei – sottolinea Francesca Fedrigo con gli attivisti del Meta –. Ci chiediamo se sia fondamentale l’esposizione e la vendita di animali in gabbia: fermiamo per sempre la Sagra retrograda dei osei». —
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