Si trova faccia con l'orso nei boschi della Valcanale
Alessandro Buzzi, vicesindaco di Malborghetto-Valbruna, racconta l’esperienza di essersi ritrovato a tu per tu con l'animale

Faccia a faccia con un orso nei boschi della Valcanale
MALBORGHETTO. «Per una ventina di minuti ci siamo guardati, controllati, ed entrambi poi abbiamo continuato per la nostra strada, come nulla fosse successo!»
Così Alessandro Buzzi, vicesindaco di Malborghetto-Valbruna, racconta sul suo profilo Facebook l’esperienza di essersi ritrovato faccia a faccia con un orso.
Un “incontro” non così raro tra i boschi della Valcanale, dove il grosso carnivoro è di casa ormai da decenni, ma comunque capace di suscitare grandi emozioni. Una dimostrazione di come questo territorio sia integro sia da un punto di vista naturalistico che ambientale.
«Per me è stata un'esperienza indimenticabile – racconta Buzzi, che sui social si è inventato una sorta di dialogo con il grosso plantigrado – e ti assicuro che nemmeno sotto tortura confesserò dove è avvenuto il nostro incontro».
L’avvistamento risale a circa un mese fa, sulle montagne tra Malborghetto e Ugovizza. Ma Buzzi ha preferito aspettare prima di postare su Facebook il video.
«Non volevo farlo nei giorni delle polemiche sulla pericolosità degli orsi in Trentino». Di più sul luogo dell’incontro, il vicesindaco non vuole dire.
Ci tiene però a lanciare un messaggio a coloro che, dalla città, pensano di poter “dettare” le condizioni di vita a chi in montagna non solo ci lavora, ma ci vive. Lo fa scegliendo sempre la formula del dialogo con l’orso: «Fammi un piacere – aggiunge – fai sapere agli ambientalisti “radical chic” (fortunatamente assenti tra le mie amicizie) che dal loro attico cittadino e dietro la loro lucente tastiera vorrebbero insegnare a noi montanari, a te e a tutte le altre “creature della natura”, come convivere…beh, digli pure che noi continuiamo con la filosofia friulana del “fasin di bessoi”, facciamo da soli».
Una convivenza, quella tra uomo plantigradi, che in Valcanale non ha mai vissuto quelle tensioni e quelle criticità tipiche del Trentino, dove si verificano spesso aggressioni non solo nei confronti degli animali, ma anche di esseri umani.
«Un faccia a faccia con un orso non l’avevo mai vissuto – racconta Buzzi – mi ero imbattuto nelle sue orme, e l’avevo immortalato con le fototrappole, ma “di persona” non mi era mai capitato. Dopo un primo attimo di smarrimento mi sono goduto quell’incontro: ci siamo guardati e l’emozione è stata grande. Eravamo distanti una trentina di metri: è rimasto lì un po’, e quando si è stufato della mia presenza, se n’è andato».
Buzzi è riuscito a scattare qualche foto e a girare un video, che ha condiviso su Facebook. «Uomini e orsi, nelle nostre vallate – continua il vicesindaco, che è anche un esperto cacciatore – convivono da anni senza problemi, quindi credo si sia creato un equilibrio che va mantenuto e rispettato».
Buzzi è rimasto così colpito dall’incontro con il plantigrado da augurarsi un bis in futuro: «Sono riuscito a fare invidia a mia sorella, che da brava veterinaria spera da tempo di avere un incontro ravvicinato con un orso», assicura con un sorriso.
Buzzi chiude così il suo colloquio immaginario con l’orso: «Possiamo dire entrambi di vivere in un paradiso in terra e orgogliosamente Malborghetto, Ugovizza, Valbruna, Bagni di Lusnizza e Santa Caterina ne sono una bella parte! Mandi ors, o speri di tornâ a vioditi!!!».
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