Alla Etra si lavora anche di notte per i nuovi banchi scolastici: deve produrne 50 mila
Brugnera, importante commessa per la ditta di Maron: «Già pronti i primi pezzi al ritmo di 1.200 al giorno»

BRUGNERA. C’è chi non vede l’ora di sedersi sui banchi di scuola e chi, quei banchi, li costruisce. Di giorno e di notte, al ritmo di 1.200 al giorno.
È una sfida contro il tempo quella accettata da Etra srl, azienda con sede a Maron di Brugnera: entro il 20 novembre deve produrre 50 mila banchi destinati alle scuole italiane alle prese con la rivoluzione portata dal Covid.
L’azienda, 60 addetti e un ciclo di produzione gestito internamente, si è già messa all’opera dirottando parte delle sue energie su questa importante e improvvisa commessa. «Stiamo lavorando su tre turni – spiega Andrea Zilli, amministratore unico di Etra srl – anche di notte. I primi banchi sono usciti proprio in questi giorni».
Etra srl, attiva nel settore delle lavorazioni meccaniche su alluminio, acciaio e acciaio inox e specializzata in particolar modo nella fornitura di componenti metallici per l’industria del mobile e dell’arredamento, a metà agosto si è vista arrivare la richiesta di produrre i banchi destinati all’imminente rientro a scuola. Ne servono 50 mila, che fanno parte di una fornitura di 190 mila commissionata ad un’azienda di Rovigo specializzata in arredi scolastici.
In pieno periodo di ferie, le aziende del Nord Est si così sono messe all’opera per consentire agli studenti un rientro tra i banchi in sicurezza, mettendo a disposizione le proprie competenze ed energie in questo difficile anno di pandemia da coronavirus.
Così ha fatto anche Etra che si occupa di produrre la parte metallica, l’ossatura del banco, al quale poi vengono aggiunti sedia e panchetto. I primi prodotti, usciti proprio in queste ore dallo stabilimento, sono il risultato di un percorso iniziato nel 2006.
«Quando ho cominciato, a Sacile, avevo un dipendente – ricorda Zilli – e ora sono gli addetti sono 60. Etra è un’azienda “4. 0” che gestisce tutta la produzione, in ogni sua fase. Siamo specializzati in strutture metalliche per arredamento di casa e ufficio».
I banchi scolastici, insomma, sono il pane quotidiano per l’industria con sede a Maron di Brugnera. La sfida, però, è contro il tempo. «La nostra forza è che siamo reattivi: non appena ci è arrivato il materiale ci siamo messi all’opera – continua l’amministratore unico – rimodulando il ciclo produttivo. Lo gestiamo internamente, quindi possiamo essere veloci e metterci subito al lavoro: produciamo 1.200 pezzi al giorno».
Dopo essere passati per il taglio laser, per il robot di saldatura e per l’impianto di verniciatura, i banchi sono pronti a partire per la fase finale, quella dell’assemblaggio. I primi manufatti, impilati in colonne ordinate, sono già posizionati sui bancali e attendono solo di essere completati con gli altri elementi.
Una commessa importante, quella arrivata a Brugnera, vissuta come un’occasione di crescita. «Siamo soddisfatti – aggiunge Zilli – e puntiamo a fare ancora di più. —
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