Litigano e la uccide per motivi economici. «Io, un assassino», poi l'infarto
Livio Duca, ex imprenditore 66enne, colto da una crisi cardiaca nella caserma dei carabinieri, è piantonato in ospedale
Anna Rosso e Alessandra Ceschia
AQUILEIA. Una situazione economica difficile, aggravata dai problemi con il Fisco. E l’ansia di non potercela fare. Va ricercato in questo contesto il motivo scatenante della lite al termine della quale Livio Duca, 66enne di Aquileia, ha impugnato il coltello e ha inferto alla moglie Marinella Maurel, coetanea, un colpo che le è stato fatale.
Piantonato in ospedale
Lo ha saputo alla stazione dei carabinieri di Palmanova, davanti al sostituto procuratore Maria Caterina Pace, pronta ad interrogarlo, che sua moglie non era sopravvissuta alla profonda ferita inferta da quel fendente. Il suo difensore, Irene Lenarduzzi, stava arrivando. «Sono un assassino» ha detto Duca mentre impallidiva, in preda a una crisi cardiaca. Si è reso necessario il trasporto in ospedale, dove l’uomo è piantonato dalla polizia penitenziaria. Era già stata fissata la convalida dell’arresto dinanzi al gip Andrea Odoardo Comez, ma i medici che lo hanno visitato ieri hanno stabilito per 48 ore c’è il rischio di un nuovo attacco cardiaco, dunque per il momento Duca non sarà sentito e l’udienza potrebbe slittare.
Omicidio di Aquileia, le testimonianze dei vicini
Nessun precedente
Quali che siano le origini dei dissidi, mai prima di martedì sera, nella villetta di corso Gramsci 11 ad Aquileia, si era reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. «La coppia era totalmente sconosciuta alle indagini di questo ufficio – conferma De Nicolo – entrambi i casi di femminicidio registrati in provincia di Udine negli ultimi tempi, quello di Francesco Mazzega e Nadia Orlando e quest’ultimo, che ha coinvolto una coppia non più giovane, non avevano segnali pregressi».
Le nuove norme
L’accusa contestata è quella di omicidio aggravato dal vincolo coniugale, un reato per il quale gli articoli 575 e 577 del codice penale prevedono l’applicazione della pena dell’ergastolo. E per effetto delle nuove norme introdotte dalla legge 33 del 12 aprile 2019 non sarà possibile per Livio Duca scegliere la via del rito abbreviato sulla base del quale potrebbe avere uno sconto di pena pari a un terzo.
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La ricostruzione
Quando la lite è degenerata, nel tardo pomeriggio, i coniugi erano nella taverna, vicino al garage. Ad un certo punto lui ha afferrato un coltello da caccia (lama di 9 centimetri) e l’ha colpita alla base del collo. Lei, raggiunta da un unico fendente, è riuscita a uscire di casa e si è diretta verso il cancello. Ha percorso pochi metri, gridando più forte che poteva, chiedendo aiuto. Poi le forze le sono venute meno ed è caduta a terra. Alle 18.33 è arrivata una telefonata al 112: un uomo ha chiesto un’ambulanza per la sua vicina che si era accasciata in giardino e aveva una ferita sanguinante al collo. I soccorritori del 118 si sono precipitati. Quando sono arrivati gli infermieri e il medico, Marinella Maurel era in condizioni disperate, tanto che sono iniziate subito le manovre di rianimazione. Il personale sanitario ha fatto ogni tentativo possibile, ma la paziente è andata più volte in arresto cardiocircolatorio. Si era deciso di tentare un intervento chirurgico, ma poco prima dell’inizio dell'operazione, verso le 21, i medici sono stati costretti a constatare il decesso della 66enne.
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