PORDENONE. Lei lunedì 26 ottobre terrà aperto, indipendentemente da quanto il governo ha disposto col nuovo decreto. Alessandra Filippi, giovane titolare della palestra Fit and furious di via Roma a Maniago, sfida Giuseppe Conte e non chiude l’attività.
«L’esercizio motorio è fondamentale per la salute e palestre e piscine sono essenziali: io tengo aperto, non mi interessa quanto è contemplato all’interno dell’ultimo Dpcm – ha commentato –. In quattro mesi ho perso 16 mila euro: per tre non ho lavorato, a causa della prima chiusura imposta, e un mese ho operato gratis, avendo deciso di andare incontro ai miei clienti e far recuperare loro gli abbonamenti.
Adesso un’altra mazzata: non ci sto. A mio avviso questi provvedimenti sono anticostituzionali e non accetto di subire scelte ingiuste che penalizzano tutti».
«Se chiudo per un altro mese, non riapro più – è l’amara considerazione di Alessandra –. Da quando è esplosa la pandemia, ci siamo adeguati alle richieste del governo, rispettando alla lettera le regole e adottando gli accorgimenti necessari: in palestra il distanziamento era già garantito, ci hanno chiesto di più e abbiamo eseguito.E ora? Perché chiuderci? Vanno sanzionate o chiuse le attività che non rispettano le norme, non tutte indistintamente».
La palestra di via Roma è stata inaugurata poco più di un anno fa, il 9 ottobre 2019: un sogno realizzato, frutto di non pochi sacrifici. Ora la nuova chiusura sino al 24 novembre rischia di mandare tutto all’aria. —
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