UDINE. Alifax, azienda con sede a Padova ma centri di ricerca a Trieste e produzione a Nimis, specializzata in test diagnostici, ha sviluppato e affinato, in collaborazione con il gruppo internazionale STMicroelectronics, reagenti e contenuti biologici per identificare materiale genetico e altri agenti patogeni virali (e batterici) correlati alla pandemia.
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Alifax, in particolare, produce e fornisce il “Molecular mouse”, un piccolo strumento portatile che fa leva su tecnologia sviluppata e concessa su licenza da St e che incorpora una vasta gamma di componenti St, tra cui microcontrollori, sensori, amplificatori e altri dispositivi. Collegato a un computer, il “Molecular mouse” utilizza reagenti diagnostici creati da Alifax per gestire il controllo e il test di diversi target o campioni su una piccola cartuccia monouso largamente impiegata in altri settori. Gli esiti dei test sono disponibili in meno di un’ora. Più compatto di uno smartphone, il “Molecular mouse” di Alifax può eseguire simultaneamente amplificazione (attraverso reazioni a catena della polimerasi) e quantificazione del Dna su piccole cartucce monouso. Ogni cartuccia contiene sei minuscole camere di reazione (per il test del Covid 19, Alifax utilizza due camere per campione). L’emergenza sanitaria ha dato una forte accelerazione all’innovazione: dei trenta brevetti firmati Alifax, una decina è legata al diffondersi del Covid.