Il virus in aula in tre grafici: come si è diffuso il contagio nelle scuole del Friuli Venezia Giulia
Report di Wired: 48,6 infetti ogni 10 mila studenti e docenti. Beltrame: il rientro di gennaio potrà avvenire in sicurezza

UDINE. Sono le scuole del Friuli Venezia Giulia (con quelle di Veneto e Campania) dove è minore l’incidenza di contagi da Covid-19 in rapporto alla popolazione scolastica: 48,6 casi ogni 10 mila tra studenti e professori. E anche l’indice di gravità della situazione (il rapporto tra l’incidenza negli istituti e la popolazione generale) è tra i più bassi, pari a 0,892, con 54,57 casi ogni 10 mila residenti. Sono solo alcune delle statistiche elaborate dallo studio di Wired, testata giornalistica online, e curate da Danilo De Rosa, basate su fonte Miur, il Ministero dell’Istruzione, e aggiornate al 31 ottobre scorso. Una boccata d’ossigeno, per la nostra regione, sapere che almeno il mondo della scuola è rimasto abbastanza al riparo dall’ondata di infezioni che sta colpendo in modo pesante Udine e Pordenone, Gorizia e Trieste.
La provincia che ha fatto segnare il maggior numero di contagi è quella di Udine, dove ne sono stati registrati 218 negli istituti del primo ciclo (elementari e medie) e 143 in quelli del secondo ciclo (le superiori), sempre considerando la popolazione complessiva della scuola, cioè studenti e insegnanti. Dati sopra la media, invece per Gorizia, la provincia più piccola, con 46 positivi Covid nel primo ciclo e ben 100 nel secondo ciclo. Meglio vanno le cose a Trieste (rispettivamente 95 e 25 contagi) e ancora più roseo il quadro a Pordenone con 56 e 48 casi. Per quanto riguarda i 65 Comuni che ospitano plessi scolastici, i più “bersagliati” sono Trieste con 111 casi tra elementari, medie e superiori e Udine con 99.
In mezzo Gorizia che fa registrare 105 contagi, 95 dei quali alle scuole superiori. Decisamente migliore la situazione di Pordenone, dove nelle varie scuole cittadine sono stati individuati appena 48 contagi, dei quali 18 tra elementari e medie. Seguono poi Tolmezzo con 39, Cervignano con 31, Pozzuolo con 28, Aquileia e Porcia con 11 e via via tutte le altre città.
Risultati che fanno tirare un sospiro di sollievo alla dirigente scolastica regionale, la dottoressa Daniela Beltrame. «Tra ottobre (273 alunni positivi) e fine novembre (381 alunni positivi) non c’è stato un picco di aumenti come è avvenuto per la popolazione adulta - commenta Beltrame - . Bisogna anche tener presente che dal 5 novembre gli studenti delle scuole superiori fanno al 100 per cento didattica digitale integrata e quindi non vanno a scuola salvo che per le ore di laboratorio. Nelle classi della scuole superiori in novembre sono stati presenti gli studenti con disabilità e con disturbi educativi speciali e anche quei circa 5 mila studenti che non hanno avuto la possibilità di collegarsi per seguire la didattica digitale integrata a causa della mancanza di rete Internet. Nelle superiori i docenti e il personale Ata hanno lavorato a scuola salvo eccezioni dovute alla tenuta delle connessioni nelle scuole».
La responsabile dell’Ufficio scolastico regionale guarda già alla ripresa delle lezioni in presenza, prevista per il 7 gennaio, non appena concluse le festività natalizie. «Il rientro nelle classi delle scuole superiori potrà avvenire in sicurezza perché con il cosiddetto organico Covid aggiuntivo è possibile dividere le classi in gruppi utilizzando tutti gli spazi a disposizione - ha aggiunto Beltrame -. In alcune scuole superiori sono state adottate soluzioni innovative. Mi auguro solo che sia assicurata la sicurezza nel trasporto casa scuola e scuola casa attraverso i tavoli coordinati dai Prefetti. Lo stimolo allo studio per i ragazzi meno motivati nasce solo nella classe, attraverso l’interazione con i professori e i compagni».
Covid-19, la seconda ondata: quali sono i paesi più colpiti e dove ci sono più casi - La mappa con i dati comune per comune
Tornando ai dati di Wired elaborati da Danilo De Rosa, in Italia al 31 ottobre ci sono stati 64.980 casi nella popolazione scolastica di elementari, medie e superiori. Si tratta di studenti e di lavoratori della scuola che sono risultati positivi al nuovo coronavirus Sars-Cov-2. Affermare che il contagio sia avvenuto in classe è ovviamente impossibile vista la mancanza di tracciamento. Tra le regioni più colpite Umbria, Molise, Liguria, Piemonte e Lazio.
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