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In Fvg 672 nuovi casi di Covid, 42 decessi. Spostamenti tra Comuni per Natale, il governo ci ripensa - Tutti gli aggiornamenti

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Aggiornamento delle 18.25. Altri 25 casi di positività nelle strutture per anziani
Nel dettaglio dei dati odierni sul Covid-19 in Friuli Venezia Giulia, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 25 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari che sono risultati contagiati all'interno delle stesse strutture sono in totale 10. Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di diciotto infermieri, tre medici, due operatori tecnici e quattro Oss; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale di tre infermieri, un amministrativo e un Oss; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di sei amministrativi, un infermiere, tre Oss e un medico. Da rilevare infine il caso di un infermiere al Burlo Garofolo di Trieste.

Aggiornamento delle 18.15. Rt in lieve peggioramento, migliorano altri parametri
La bozza del monitoraggio sull’andamento settimanale della pandemia in Friuli Venezia Giulia è stato consegnato giovedì 10 dicembre come d’abitudine, dai tecnici romani alla Regione prima del via libera definitivo ai dati previsto nella giornata di venerdì 11 dicembre  e che anticipa le successive disposizioni del ministro Roberto Speranza sulle fasce di rischio dei diversi territori italiani. Qui l'analisi completa.

Aggiornamento delle 17.10 - Restrizioni nelle giornate di festa, tutto quel che c'è da sapere
In attesa di capire gli orientamenti del Governo sugli spostamenti tra Comuni il 25, 26 dicembre e 1 gennaio, abbiamo messo in fila le risposte alle più ricorrenti domande sulle restrizioni che entreranno in vigore il 20 dicembre. Qui la nostra guida.

Aggiornamento delle 16.50 - Contagiati dal 1° giugno 1.359 addetti del servizio sanitario regionale

Sono state rilevate 1.359 positività al Covid del personale del sistema sanitario regionale (Ssr) nel periodo dal 1 giugno all’ 8 dicembre 2020.  Lo ha indicato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi replicando in Aula ad un’interrogazione a risposta immediata sulla situazione del personale sanitario rispetto ai contagi e sulle risorse per fronteggiare l’emergenza.  Al 1 giugno 2020, come ha spiegato Riccardi, si sono registrati 327 casi positivi fra il personale del Ssr, mentre all’8 dicembre 2020, 1.686 casi positivi con un totale attuale di 1.359 positività. 

Riccardi ha fornito anche il dettaglio dei 1359 casi per Azienda sanitaria: 325 AsFo, 658 AsuFc, 292 AsuGi, 40 Cro, 44 Burlo.  Quanto alle risorse aggiuntive regionali (Rar) per coprire i fabbisogni, il vicegovernatore ha indicato che «in base a criteri oggettivi, si è proceduto a ripartire nelle Aziende le risorse disponibili, fermo restando una possibile successiva azione a supporto delle Aziende stesse in base alle necessità».  Gli importi distribuiti sono 7,5 milioni per il Comparto e 7 milioni per la dirigenza e ulteriori 1,4 milioni aggiunti dall’amministrazione regionale, tutti al netto degli oneri e per l’intero anno.  «Abbiamo lasciato la libertà alle Aziende di negoziare in relazione alle specifiche esigenze organizzative aziendali - ha aggiunto -. Gli accordi sono stati conclusi fra ottobre e novembre e, al momento, non ci è stata formalizzata alcuna richiesta rispetto agli importi assegnati. Siamo consapevoli della situazione di difficoltà e nell’ambito della chiusura dei bilanci delle Aziende anche questo aspetto verrà considerato».
 

Aggiornamento delle 16.35 - In Fvg 672 nuovi casi di coronavirus, 42 decessi
Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 672 nuovi contagi (l'8,04 per cento dei 8.356 tamponi eseguiti). Sono inoltre stati registrati 33 decessi da Covid-19, a cui si aggiungono ulteriori 9 morti pregresse inserite oggi a sistema e afferenti al periodo dal 4 all'8 dicembre.

Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 37.789, di cui: 8.455 a Trieste, 16.704 a Udine, 7.589 a Pordenone e 4.573 a Gorizia, alle quali si aggiungono 468 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione risultano essere 14.712. Scendono a 62 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 652 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 1.164, con la seguente suddivisione territoriale: 378 a Trieste, 479 a Udine, 240 a Pordenone e 67 a Gorizia. I totalmente guariti sono 21.913, i clinicamente guariti 517 e le persone in isolamento 13.481.



Aggiornamento delle 16.15. Spostamenti tra Comuni a Natale, in arrivo il dietrofront.
Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull'opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra comuni a Natale. Potrebbe arrivare una revisione del provvedimento già nelle prossime ore. Qui i dettagli.

Aggiornamento delle 15.20. Santoro: sindaci in difficoltà per i tracciamenti saltati. "Confusione sui dati e mancanza di una vera regia che coordina la massa di informazioni che arrivano in un unico centro, relativi al contrasto dell'emergenza Covid-19. Da quello che sta accadendo sui territori, risulta che i tracciamenti siano saltati, con le relative difficoltà che gli stessi sindaci, i primi a rispondere della salute pubblica nei loro Comuni, stanno riscontrando ormai da tempo".

A denunciarlo in una nota è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, a margine dell'interrogazione, discussa oggi in aula, attraverso la quale l'esponente dem chiedeva un chiarimento relativo al coordinamento sui tracciamenti e registrazione dati sul coronavirus.

"I numeri della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono preoccupanti, i ritardi e le sottovalutazioni stanno rendendo più difficile la gestione da parte di chi opera sui territori. I sindaci, in qualità di autorità sanitaria locale - fa presente la consigliera -, ricevono spesso dati carenti, in ritardo e non sempre rispondenti alla situazione reale. Questo li mette in forte difficoltà nel momento in cui, per conoscere la realtà dei fatti e per intervenire a sostegno dei propri cittadini, per quanto di loro competenza, sono costretti a importanti sforzi che potrebbero essere evitati se il sistema fosse in grado di rispondere e fornire un vero supporto".

Aggiornamento delle 15. Regione lavora per snellire le procedure legate a quarantena e isolamento. «Si sta procedendo ad esplorare ogni possibilità per snellire l’iter della certificazione in caso di quarantena/isolamento: in tal senso si esploreranno anche le possibilità di addivenire ad un coinvolgimento dei medici di medicina generale in base al quadro normativo esistente o con provvedimento legislativo regionale, qualora possa essere sussistente una competenza regionale. Per i diversi profili giuridici e di responsabilità, si sta procedendo agli approfondimenti con tutte le cautele del caso».

Lo ha reso noto il vicegovernatore con delega alla Salute, Riaccado Riccardi, replicando in aula ad un’interrogazione a risposta immediata in merito alla richiesta avanzata dalla Federazione medici di medicina generale (Fimmg) del Fvg di consentire anche in regione ai medici di famiglia di poter emettere le certificazioni, sia quelle di fine quarantena che quelle da inoltrare all’Inps, necessarie a limitare i tempi di attesa dei cittadini.

Riccardi ha spiegato che la legislazione vigente riserva alle Aziende sanitarie la competenza degli accertamenti delle certificazioni e di ogni altra certificazione spettante al Sistema sanitario nazionale. «Un tanto - ha precisato - trattandosi di certificazioni attestanti situazioni con valenza pubblicistica e facenti fede nei rapporti verso terzi. In ogni caso per andare incontro all’esigenza dell’utenza, oltre alla revisione in atto dei processi presso le aziende sanitarie per ottimizzare i percorsi, la Regione continua ad approfondire le altre modalità operative.»

Aggiornamento delle 13.30. Riccardi: nelle case di riposo la presenza sanitaria diventi strutturale. "Un più che condivisibile intervento per prevedere un presidio medico in tutte le case di riposo non può non considerare quello che è il rapporto tra paziente e medico di medicina generale che, come noto, non rientra in un campo di esclusiva competenza della Regione. Ciò non toglie che, nella specifica contingenza del Covid, l'amministrazione ha provveduto attraverso l'azione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) a rafforzare l'assistenza medica all'interno di queste strutture".

Lo ha detto oggi in sede di Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso del punto all'ordine del giorno dedicato alle repliche alle interrogazioni a risposta immediata.

Come ha spiegato lo stesso Riccardi, l'attuale organizzazione delle strutture residenziali contempla la presa in carico clinica degli ospiti da parte dei medici di medicina generale, ad eccezione di alcune realtà organizzate per l'intensità delle cure e caratterizzate da un'alta numerosità degli ospiti. In questo caso infatti è prevista la presenza di medici (per alcune fasce della giornata) oppure di medici dipendenti delle stesse strutture. "Condivido - ha ribadito il vicegovernatore - che questo non può più essere sufficiente".

"La Regione infatti - ha detto Riccardi - ha richiesto e richiede un maggior presidio all'interno delle strutture residenziali per anziani. Tale funzione viene garantita attraverso le Usca che svolgono, tra gli altri compiti, il monitoraggio degli ospiti positivi in alcune case di riposo".

"Come già manifestato nell'ambito della proposta di riqualificazione del sistema residenziale per anziani - ha spiegato il vicegovernatore - questa amministrazione condivide la presenza di un maggior presidio igienico-sanitario nelle case di riposo attraverso l'introduzione in tutte le residenze di un direttore sanitario, nonché l'obiettivo di garantire un maggior governo clinico con un rafforzamento del ruolo dei medici di medicina generale fino alla modifica dell'attuale scelta".

Aggiornamento delle 11.45. Assessore positivo, chiuso il municipio di Flaibano. A Flaibano l'assessore comunale Felice Gallucci è risultato positivo al Covid: da oggi il municipio è chiuso. Venerdì il personale, il sindaco e la giunta si sottoporranno a tampone. È questo il secondo  caso di positività al virus registrato nell'esecutivo dopo quello del vicesindaco Valdi De Michieli durante la prima ondata.

Aggiornamento delle 11. Non rispettano il "coprifuoco": sanzionati. Chiosco chiuso per assembramento. La Compagnia carabinieri di Latisana ha intensificato i controlli su strada e l’attenzione è stata rivolta, prevalentemente, al rispetto delle normative per contenere il contagio da Covid-19. I militari hanno sanzionato 4 persone, 2 a Palazzolo dello Stella, poiché si erano intrattenute all’esterno delle proprie abitazioni, senza giustificato motivo, dalle 22 alle 5 del giorno successivo e altre 2 a Talmassons per non aver utilizzato la mascherina.

A Lignano sanzionata una persona sorpresa in strada nottetempo senza giustificato motivo: due a Castions di Strada per mancato rispetto dell’obbligo di permanere nella propria abitazione dalle 22 alle 5 e nove a Latisana.

In quest’ultima circostanza, dopo le 18, i carabinieri sono intervenuti in via Sottopovolo, dove era in corso un assembramento nei pressi di un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande. Sono state contestate 11 violazioni e disposta la chiusura immediata dell’attività per cinque giorni.

Aggiornamento delle 10.30. Pronto soccorso di Udine sotto pressione: una ventina le persone positive al Covid in attesa di essere ricoverate. La pressione al Pronto soccorso dell'ospedale di Udine resta ancora molto alta». Il direttore Mario Calci non esita nel dirlo. Ci sono ancora pazienti Covid in attesa di essere ricoverati, alcuni dei quali da qualche giorno (lunedì erano 25). Ieri erano una ventina le persone – collocate provvisoriamente nella struttura che fa da collegamento tra territorio e ospedale – che aspettavano di ricevere un posto letto. Insomma, la preoccupazione resta per una situazione che almeno per il momento non accenna a migliorare. Qui il punto della situazione.

Aggiornamento delle 10. I volti e le storie delle ultime vittime in provincia di Udine: erano positive al Covid. Il bollettino della Protezione civile di mercoledì 9 dicembre registra altri 30 decessi da Covid-19, a cui si aggiungono ulteriori 3 morti pregresse inserite a sistema e che si riferiscono al periodo dal 4 al 6 dicembre.  È una lunga catena di dolore, di lacrime e di addii a distanza: di alcuni di loro abbiamo tracciato un ricordo. Ecco l'articolo.

Aggiornamento delle 9.30. L’infettivologo positivo al virus: «Siamo come voi e ci ammaliamo, aiutateci a non mollare». «A marzo ci chiamavate eroi. Non lo eravamo. Adesso ci fate sentire un mondo a parte. Non lo siamo. La cosa peggiore, in questo momento, è il noi e il voi. Noi con la nostra vita dentro l’ospedale, voi con la vostra fuori. In realtà noi siamo voi ed eccomi qua a dimostrarlo, ora che sono diventato paziente.

E voi siete noi, perché se e quando vi capita di entrare in ospedale avete bisogno di trovarci nel pieno delle nostre forze e delle motivazioni, non stanchi e frustrati. Diamoci una mano per uscirne insieme». Massimo Crapis, responsabile a Pordenone della struttura malattie infettive dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (AsFo), è da alcuni giorni costretto a casa: positivo. Qui l'intervista.

Aggiornamento delle 9. Cinque i decessi nel Pordenonese: fra questi un ex primario. Cinque vittime, tra cui due donne della casa di riposo di San Vito, e oltre 120 nuovi positivi in provincia. Ospedale ancora sotto pressione: ventuno i ricoveri di martedì. Ecco chi sono gli ultimi pazienti morti nel Pordenonese.

Aggiornamento delle 8.30. Pazienti Covid senza gusto e olfatto: è il primo sintomo in un caso su cinque. Due pazienti Covid su tre avvertono la perdita del gusto e dell’olfatto e nel 22 per cento dei casi questi sintomi si manifestano come primo segnale dell’infezione. Il fatto di non avvertire più gli odori e di non distinguere più i sapori di alimenti e bevande deve allarmare soprattutto chi non sospetta di aver contratto il coronavirus.In quel caso l’auto isolamento diventa opportuno proprio per non contribuire a diffondere il Sars-Cov2. Ecco i dettagli di uno studio.

Aggiornamento delle 8. Ecco quali sono i comuni con più morti per il Covid-19. Non è solo un numero,  neppure un simbolo. E’ la conferma di quanto duramente il coronavirus abbia picchiato anche in Friuli Venezia Giulia, non risparmiando un territorio che soprattutto nella prima ondata era riuscito a contenere i danni ma che, dati alla mano,è tra le regioni con i peggiori parametri nella seconda fase dell’emergenza.

Il numero è 1.000. Oltre mille morti di Covid-19 in regione: la soglia, non solo psicologica e neppure statistica, è stata valicata sabato 5 dicembre, nel cuore delle giornate che hanno visto crescere sensibilmente in Fvg il numero dei decessi. Qui per approfondire.

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