Positivo al Covid e ricoverato in terapia intensiva da quasi un mese: «Chi è fuori non capisce il dolore»

GONARS. In terapia intensiva al Santa Maria della Misericordia a Udine da oltre venticinque giorni, scrive al sindaco del suo paese, Gonars, per testimoniare la terribile esperienza che sta vivendo, quale monito a chi ancora non comprende la gravità che deriva dal contrarre il Covid-19.
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Lui è Rino Tesan, 65enne di Gonars, che dal suo profilo social ha scritto al sindaco, Ivan Boemo, postando anche la sua immagine. E lo ha fatto per lanciare un monito, per raccontare il suo dolore, per mostrare una foto che diventa così un’immagine simbolo voluta per documentare il rischio che si corre. «Caro sindaco Boemo – scrive Tesan –, è un dispiacere vedere che la gente non si rende ancora bene conto che il virus è mortale ed è un delitto. E che ci sia qualcuno che contagia gli altri è un crimine. Quanta sofferenza». L’umo spiega d’essere in terapia intensiva da più di venticinque giorni. E racconta di «un’esperienza terribile, soprattutto quando vedi la persona accanto a te che non ce la fa più».
La testimonianza di Tesan è quindi un monito perché si dice convinto che di quello che può accadere dopo aver contratto il virus «non ci si rende conto». Rino Tesan fa anche sapere a quanti, preoccupati, lo contattano, di essere in miglioramento, ma la strada è ancora lunga.
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Profondamente toccato dalle parole e da quanto sta vivendo questo suo concittadino «che sta lottando contro questo terribile virus», il sindaco Boemo, fa sue le parole di Tesan, «ringraziandolo pubblicamente per questa sua testimonianza». «Grazie per le tue preziose parole a nome di tutta la comunità – gli ha risposto il primo cittadino –, ti siamo vicini più che mai e virtualmente ti abbraccio forte. Ti aspettiamo. Un grandissimo in bocca al lupo a te Rino, affinché tu possa tornare al più presto nella tua Gonars».
Un augurio che Boemo estende a tutti coloro che stanno combattendo questo terribile virus auspicando il loro ritorno a casa al più presto. Il sindaco aggiunge parole di ringraziamento anche a medici e paramedici che in questi giorni stanno lavorando indefessamente per salvare più vite possibili e alle istituzioni per quello che fanno. «Spero che la testimonianza di Rino sia di monito a tutti noi, ricordando che essere in zona gialla non significa che dobbiamo mollare: la nostra attenzione non deve venire meno, se non vogliamo che altre persone rischino la vita a causa del Covid-19», conclude Boemo.
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