Altre tredici vittime, in aumento i ricoveri per Covid. Otto morti in 48 ore in tre case di riposo
Tra i deceduti il padre dell’ex segretario del Comune Perosa. Via Spaziante, medicina nucleare al Cro. Nuove assunzioni

PORDENONE. Tredici i decessi registrati nelle ultime ore in provincia a causa dell’epidemia di Covid-19: otto riguardano ospiti di case di riposo.
Le vittime
All’ospedale di Pordenone è mancato Augusto Perosa, di 92 anni. Affetto da altre patologie, era risultato positivo al Covid-19. Originario di Cinto Caomaggiore, si era trasferito a Pordenone, dove aveva lavorato alla Savio pur mantenendo l’attività di agricoltore. Suonava il trombone basso nella Banda di Pordenone, ma veniva chiamato a collaborare anche in quelle di Sacile, San Vito al Tagliamento e Roveredo in Piano. Lascia tre figli tra cui Primo, ex direttore generale del Comune di Pordenone.
All’ospedale di Pordenone è morto anche Francesco Lenarduzzi, 89 anni, di San Giorgio della Richinvelda. Positivo al Covid anche un uomo di 73 anni di Spilimbergo morto all’ospedale di Pordenone, dove il 28 dicembre è mancato anche un sessantenne di Sacile. A Udine si è spento, a 70 anni, don Pietro Bison, salesiano che dal 2008 al 2010 fu parroco della parrocchia San Giovanni Bosco di Pordenone. Attualmente guidava la parrocchia del Bearzi e si è spento a causa di complicazioni a seguito di Covid-19, come ha annunciato la diocesi. In città, con la San Vincenzo, aveva aperto il fondo famiglie: erano, infatti, gli anni della prima grande crisi economia del nuovo millennio.
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Le Case di riposo
Cinque le vittime alla casa di riposo di San Vito al Tagliamento, arrivata a 38 decessi: sono Ancilla Sartori vedova Marcon, 91 anni, di San Vito al Tagliamento, Velia Vadori, 95 anni, del posto e Liliana Pagura, 85 anni, di Zoppola. Erano entrambe di San Vito al Tagliamento Ariberta Garlatti, 97 anni e Teresa Galasso, 104. Nella struttura proseguono gli screening ai ricoverati e al personale. Erano ospiti della casa di riposo di Maniago due vittime: all’ospedale maniaghese è mancata Catterina Maria Del Tin vedova Peruzzo, 98 anni, mentre in quello di Spilimbergo è morta Santa Pressacco vedova Uras, 94 anni.
Martedì 29 dicembre alla casa di riposo di Spilimbergo si è verificato un decesso che ha portato il numero complessivo a 9. Con gli ultimi tamponi il totale degli ospiti positivi è salito a 171. Tra il personale si sono registrati anche altri 14 contagi che hanno portato il numero dei positivi a 54. Nella casa di riposo intervengono costantemente infermieri e medici dell’azienda sanitaria. «La dinamica dell’infezione – ha scritto ai familiari il presidente della Asp Lucia Cozzi – ci porta a continuare a resistere fiduciosi».

In ospedale
Non si hanno segnali di un cambiamento di tendenza all’ospedale di Pordenone. Ieri tra i reparti del Santa Maria degli Angeli, medicina, pneumologia e rianimazione, e l’ospedale di Spilimbergo erano occupati 180 posti letto. Continuano incessantemente gli accessi al pronto soccorso cittadino, dove anche ieri c’erano pazienti in attesa che si liberasse un posto letto nei reparti Covid. Un andamento che a Pordenone si registra da un mese e mezzo, senza mai dare concreti segnali di cambiamento. In AsFo (azienda sanitaria FriulI occidentale) sono risultati positivi tre infermieri, un operatore tecnico, un’ostetrica e cinque operatori socio sanitari.
Assunzioni e reparti
L’Azienda sanitaria ha, intanto, deciso di procedere a nuove assunzioni: a tempo determinato un ginecologo per l’ospedale di San Vito e un dirigente medico, disciplina igiene, epidemiologia e sanità pubblica per il dipartimento di prevenzione. Con mobilità volontaria si cerca un dirigente biologo di microbiologia e virologia. Assunti a tempo indeterminato anche 3 assistenti tecnici (indirizzo meccanica/termoidraulica) e 4 operatori tecnici specializzati (elettricisti). Scatterà, infine, l’1 febbraio il trasferimento della medicina nucleare da Pordenone al Cro dopo il pensionamento del primario Roberto Spaziante.
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