«Ogni cittadino si attivi per la tutela dell’Arzino»
VITO D’ASIO
«Mai abbassare la guardia»: è l’invito rivolto attraverso una lettera aperta a sci e simpatizzanti da Dario Tosoni, referente del Movimento tutela Arzino, associazione che da anni si batte per la salvaguardia del torrente, uno dei pochi rimasti incontaminati in Europa. «L’Arzino ha trascorso l’anno deliziandoci con la sua presenza fatta di piene rumorose e di periodi di magra, di acque a volte limpide, a volte schiumeggianti. È stato come sempre una fonte insostituibile di vita per piante, animali e uomini che vivono accanto a lui ma anche per chi viene da lontano a trovarlo durante le roventi giornate d’estate» scrive Tosoni ponendo l’accento sui rinnovati rischi. «Fin dal dicembre 2019 – ricorda – sono ricomparse nuove ipotesi di “impiego” dell’Arzino come fonte di alimentazione dell’acquedotto della Destra Tagliamento, che attualmente preleva le acque del solo torrente Comugna, il principale affluente dell’Arzino. Una scelta poco lungimirante, però, perché le acque captate in superficie sono maggiormente esposte agli agenti inquinanti e all’azione delle periodiche piene del torrente, in grado di rendere torbide per alcuni giorni le acque prelevate e di danneggiare o distruggere completamente i manufatti di captazione, con conseguenti interruzioni prolungate nella fornitura d’acqua, quello che già succede oggi e che più volte hanno avuto modo di sperimentare i comuni serviti da questo acquedotto con presa sul Comugna».
«Come Movimento Tutela Arzino – conclude – ci siamo attivati e stiamo lavorando con la politica affinché questo non succeda. Speriamo di farcela. Ci riusciremo però solo se anche il singolo cittadino si attiverà, sollecitando i propri riferimenti politici presso il Consiglio regionale a Trieste». —
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