Un progetto per la biodiversità della laguna
La Comunità riviera friulana, PromoTurismo Fvg, l’università di Venezia e Trieste e anche molteplici associazioni ambientaliste, imprese private e associazioni di categoria quali Confcommercio e Assonautica si impegneranno per la tutela della biodiversità della laguna puntando a migliorare e salvaguardare la pesca, la salubrità dell’acqua, il turismo sostenibile e le tradizioni. Anche la città di Lignano Sabbiadoro, infatti, negli scorsi giorni è entrata a far parte del comitato promotore del progetto (reso possibile da un finanziamento europeo) firmando il documento d’intenti “verso il contratto di Area umida per il Sistema della laguna di Marano”. L’obiettivo è stilare, entro quest’estate, un primo programma di azioni concrete e strategie (il cosiddetto Contratto di laguna) per proteggere e valorizzare - coinvolgendo, come detto, anche i privati cittadini e le imprese del territorio - la laguna di Marano, uno dei principali nodi del sistema regionale delle aree protette, designata quale sito della rete Natura 2000, e cioè il sistema di aree dell’Unione Europea prioritarie per valore naturalistico e per la tutela stessa della biodiversità. A seguire i lavori sarà anche la Regione Friuli Venezia Giulia e l’associazione Valle del Cormor. Promuovendo l’educazione ambientale, inoltre, a essere coinvolte saranno anche le scuole del territorio. L’Uti Riviera Bassa friulana e il Comune di Marano Lagunare già a febbraio dello scorso anno avevano avviato il percorso per promuovere la gestione territoriale integrata tramite il “contratto di Area umida per la laguna di Marano”, appunto, che rientra tra gli scopi del progetto “Crew” (finanziato nell’ambito della cooperazione transfrontaliera europea Interreg Italia – Croazia 2014-2020).
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