La neve fa crollare il tetto della segheria
Danni all’edificio e ai macchinari per circa un milione. Il titolare: «Quest’anno avrei voluto costruire lì la nuova falegnameria»

villa santina
È caduta una parte di tetto del capannone ex Euroholz, ora della Segheria De Infanti, a Villa Santina. La struttura era stata realizzata dalla Euroholz come sede della propria attività. L’impresa era poi fallita.
La copiosa nevicata del 2012 aveva già fatto implodere una parte del tetto. Quando la storica Segheria Fratelli De Infanti di Ravascletto (un nome importante nel settore legno dal 1954)un paio di anni fa aveva rilevato dal fallimento il capannone, aveva riparato la porzione di tetto danneggiata, mentre l’altra parte non aveva necessitato di lavori, in quanto del tutto integra. È stata proprio quest’ultima, invece, probabilmente a causa della tantissima neve caduta a più riprese per giorni, a collassare mercoledì notte. Non c’era nessuno all’interno del capannone, dove di giorno operano dalle 4 alle 6 persone. Il tetto schiantatosi ha investito un macchinario. I danni potrebbero anche aggirarsi sul milione di euro. Ad accorgersi dell’accaduto è stato, ieri mattina, uno dei proprietari, Bjorn De Infanti, quando si è recato nel capannone. «Stamattina (ieri per chi legge)ero lì – spiega – per fare un sopralluogo perché il nostro obiettivo era trasferire nel 2021 lì l’attività della segheria di Ravascletto con la sua decina di addetti, raddoppiando se non triplicando l’attività rispetto a ora. Purtroppo abbiamo trovato l’amara sorpresa. Credo sia avvenuto tutto nella notte, perché ieri ci sono passato e la struttura era ancora integra. La stavamo utilizzando come magazzino e con dentro parte dell’impianto pronto per la nuova segheria. Alcuni macchinari si trovano dove è caduto il tetto. Il danno complessivo è ingente, ora dobbiamo quantificarlo. La neve non vuole bene a questa struttura. Già una nevicata aveva danneggiato nel 2012 un’altra parte del tetto, che abbiamo sistemato noi quando abbiamo rilevato il capannone dal fallimento. Abbiamo investito molto su di esso. Ora è successo questo. Ringrazio molto il sindaco di Villa Santina, che è venuto da noi appena l’ho chiamato e che ci è vicino. Ora dobbiamo vedere come intervenire in sicurezza. Non è caduto solo il tetto, ma anche la parte strutturale in cemento ha subito danni. Vanno analizzati bene, per procedere poi con le relative opere».
Il sindaco, Domenico Giatti, chiarisce: «Ho subito informato il vicegovernatore del Fvg Riccardo Riccardi e il dottor Amedeo Aristei, direttore della Protezione civile regionale. Se verrà riconosciuta l’emergenza a livello nazionale ci sarà anche la possibilità di aiutare l’impresa, che in questo momento è in ginocchio, perché ha circa 500-600 metri di tetto crollato. È auspicabile che il Governo riconosca l’emergenza nazionale, che darebbe la possibilità di avere un ristoro anche per i privati per danni simili». —
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