Il Silenzio per l’addio al reduce Scandola

roveredo in piano
La preghiera del carrista, recitata dal presidente regionale e provinciale della specialità Ettore Fasciani, il Silenzio suonato da Francesco Dal Bo, la messa concelebrata dal parroco don Ruggero Mazzega e da padre Simon Ee Kim Chong, il tricolore sulla bara: così Roveredo si è congedata da Michelangelo Scandola, uno degli ultimi reduci di El Alamein mancato alle soglie dei cent’anni che avrebbe compiuto il 28 gennaio.
Al rito erano presenti il sindaco Paolo Nadal, il comandante della Brigata corazzata Ariete generale Roberto Banci, tanti carristi, bersaglieri e delegati dell’Associazione invalidi e mutilati di guerra, nonché una rappresentanza della Croce rossa.
Nell’omelia il parroco ha ricordato le gesta dello scomparso, sulla cui vita nel 2013 venne pubblicato un libro: aveva combattuto a Tobruk e Misurata, era sopravvissuto allo scoppio di una bomba, a un naufragio, al mitragliamento contro il suo aereo. La sepoltura è avvenuta nel cimitero di Fontanafredda. —
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