Una discarica abusiva sul Torre Responsabile multata: 800 euro

POVOLETTO
La polizia locale è riuscita a risalire al responsabile dell’abbandono di un’ingente quantità di rifiuti ingombranti – tra cui mobilio, elettrodomestici, inerti e altro materiale – lungo il corso del Torre, un’area tutt’altro che nuova, purtroppo, a episodi del genere.
Il cumulo di immondizie, scaricato nei pressi della frazione di Savorgnano, era stato individuato da alcuni cittadini, che avevano segnalato il fatto all’amministrazione comunale , la quale a sua volta aveva attivato i vigili. Erano così partite le indagini, conclusesi in tempi molto brevi: l’autore del gesto «di infinita inciviltà», citando il sindaco di Povoletto, Giuliano Castenetto, si è rivelato essere una ragazza, che dopo aver svuotato la cantina aveva pensato bene – aiutata da un’altra persona – di liberarsi del tutto buttandolo sulle rive del torrente.
È stata sanzionata con 600 euro e avrà ora l’obbligo di ripristinare, a proprie spese, lo stato dei luoghi come li aveva trovati. Successive verifiche hanno permesso di appurare che i rifiuti provenivano da altro Comune, esterno al triangolo di Attimis, Faedis e Povoletto, ragione per cui è stata emessa un’altra sanzione, dell’importo di 200 euro.
«Ringrazio i cittadini che ci hanno informato dell’abuso – dichiara il primo cittadino – e la polizia locale, naturalmente, per l’ottimo lavoro svolto, che mi auguro funga da avvertimento per chi avesse in mente di deturpare l’incantevole territorio che costeggia il Torre. I responsabili di azioni simili troveranno massima severità e intransigenza, come avvenuto stavolta e in circostante pregresse».
«E adesso – annuncia Castenetto – stiamo anche valutando l’opportunità di utilizzare foto-trappole».
«Non riesco a capire – conclude il sindaco – come sia possibile che, in presenza di un servizio raccolta rifiuti efficiente e di una piazzola ecologica a Primulacco, che ha ampio orario di apertura e permette di conferire il materiale di scarto senza alcun costo aggiuntivo rispetto alla Tari, ci siano ancora persone che si comportano come vandali deturpando l’ambiente, patrimonio collettivo».
I casi non sono affatto infrequenti: e quando, a differenza di quanto avvenuto stavolta, non si riesce a identificare il responsabile, gli oneri della bonifica ricadono sul Comune. —
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