Dall'azienda farmaceutica Pfizer arriva una nuova frenata unilaterale nella consegna dei vaccini destinati all'Italia: ieri ne sono state consegnate 103 mila dosi delle 397 mila previste per questa settimana, dopo il taglio di 165 mila deciso venerdì. Il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri parla di «ulteriore incredibile ritardo». E stasera è stata convocata una riunione con le Regioni, i ministri Speranza e Boccia. Tra le ipotesi una sorta di solidarietà tra le regioni in base alle necessità.
Ritardo vaccini al centro della Conferenza Stato Regioni
Sul tavolo l’ipotesi del “meccanismo di solidarietà”
L'urgenza prioritaria appare quella di supportare in qualche modo le regioni che, alle prese con scarsi quantitativi di dose, devono fare i richiami. Chi ha più scorte nei magazzini potrebbe essere invitato a “cederle” a chi ne ha maggior bisogno in questo momento, nella speranza che la distribuzione delle dosi da parte della casa farmaceutica torni a regime cosi' come era stato concordato all'inizio.
Quanto pesa il ritardo sulla fase 2
Il ritardo potrebbe pesare sull'avvio della fase 2 della campagna, nella quale la priorità per l' immunizzazione dovrebbe essere garantita innanzitutto ad anziani over-80 ma anche ad una prima quota di 400.000 pazienti oncologici, ematologici e cardiologici. Dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa, e mentre le richieste di accesso prioritario all'immunizzazione si moltiplicano, anche ad esempio per insegnanti ed altre categorie sensibili, sembra dunque confermato che proprio anziani e pazienti più fragili apriranno la fase 2 della campagna vaccinale in atto.
Scatterebbe la penale nei confronti di Pfizer?
Arcuri ha raccolto il materiale necessario per procedere in tutte le sedi, preparandosi ad allertare l’Avvocatura dello Stato. L’obiettivo è capire se sia possibile applicare le penali. Se Pfizer non dovesse consegnare all’Italia entro marzo 8 milioni e 749 mila dosi, come da tabella allegata al contratto per il primo trimestre, la penale scatterebbe. Nel contratto c’è una clausola che prevede che nell’arco dei singoli trimestri la fornitura debba essere omogenea, ed eventuali modifiche debbano essere comunicate con un anticipo congruo.