Femminicidio di Roveredo: «Liberate i ricordi e i beni dei bimbi». Da Amazon una donazione a vita per i piccoli
Il nuovo legale Antonio Malattia ha chiesto l’accesso in casa. Il grazie a decine di privati e sodalizi per l’aiuto alla famiglia

ROVEREDO IN PIANO. «Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini». I genitori di Aurelia Laurenti, la giovane di 32 anni uccisa la notte tra il 25 e il 26 novembre scorso nell’appartamento di Roveredo in Piano, non sono stati lasciati né sono rimasti soli: attorno a loro si è formata una grande catena solidale e intendono ringraziare ogni anello che ha reso meno devastante una immensa tragedia.
A Giacomo Laurenti e Annunziata Maglianella, che si sono affidati all’avvocato Antonio Malattia, il giudice tutelare ha affidato la custodia dei due nipotini. E proprio perché possano riprendere una vita serena, anche se non sarà mai quella di prima, i nonni hanno chiesto alla Procura – titolare del fascicolo è il pubblico ministero Federico Facchin – di poter accedere all’abitazione per ritirare alcuni effetti personali dei piccoli. Dal giorno dell’omicidio, infatti, l’abitazione di Roveredo in Piano è sotto sequestro, inaccessibile. «Ho presentato istanza alla Procura – conferma l’avvocato Antonio Malattia – perché i bambini possano recuperare alcuni effetti personali e qualche ricordo della mamma».
La famiglia Laurenti, dunque, intende ringraziare tutti coloro che sono stati solidali da quel giorno in poi. E sono tanti coloro che si sono fatti avanti. «Gli abitanti dei comuni di San Quirino, Roveredo in Piano, Cordenons e Pordenone che immediatamente hanno accolto la richiesta di aiuto per attivare una raccolta di giochi ed abiti per i bambini al fine di provvedere alle primissime necessità pratiche. Il sindaco di San Quirino Gianni Giugovaz e di Roveredo in Piano Paolo Nadal, che, con la collaborazione della Pro Roveredo, della Parrocchia di San Quirino, di Roveredo e della onlus San Pietro apostolo, hanno messo a disposizione un conto corrente dove poter contribuire ad una offerta a favore dei bambini». L’importo sarà reso noto lunedi durante un incontro tra Giacomo Laurenti, Giugovaz e i vertici della Bcc Pordenonese Monsile.
La lista della solidarietà è molto lunga. La famiglia Laurenti ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a versare una somma nelle cassettine “Solidali con Aurelia e figli” che erano state distribuite in diversi esercizi commerciali di San Quirino, Cordenons, Roveredo in Piano e Pordenone e che avevano accolto con entusiasmo l’iniziativa: Bau Bar, alimentari da Luisa di Sedrano; panificio Facca, gelateria pasticceria Facca, bar da Ruggero, bar Antica Roma, Edicola e giornali, Farmacia Besa, pizzeria ai Templari, bar Toppan, trattoria da Berta di San Quirino; birreria bavarese Birengel, abbigliamento Charme, Estetica Dream di Cordenons; Macelleria Grizzo, Pasticceria del Cuore, parrucchiera Karina di Roveredo in Piano; Smart Moda di Pordenone e supermercato Cadoro, di Pordenone, «che in più occasioni ha fornito beni di prima necessità a titolo di beneficenza».
Giacomo e Annunziata hanno inoltre inteso ringraziare pubblicamente il capoarea Amazon di Mirco Laurenti (che è dipendente della multinazionale e fratello della vittima) che ha disposto un contributo a vita per l’assistenza psicologica dei bambini; ha predisposto, inoltre, un premio in denaro, non quantificato al momento, a sostegno della famiglia di Aurelia. Ringraziamenti, inoltre, a uomini e donne del 132° reggimento carri in Cordenons che si sono attivati per una raccolta fondi; la Base di Aviano, con il 31° Fighter wing che ha allietato il Natale dei bambini rimasti senza mamma con l’ausilio di Babbo Natale e del signor Elfo che hanno donato ai bimbi giochi, abiti e vettovagliamento; la comunità americana di Roveredo in Piano, inoltre, si è attivata per una raccolta di giochi ed abiti per i bambini.
In molti ricorderanno, inoltre, il “Concerto per Aurelia” via streaming (migliaia di visualizzazioni) la domenica prima di Natale, idea del presidente della Pro Roveredo Michele De Conti in collaborazione con il Comune di San Quirino, il Comune di Roveredo in Piano, il Comune di Pordenone, la Commissione regionale Pari opportunità, il Consiglio regionale e la Regione Friuli Venezia Giulia, la parrocchia di San Bartolomeo apostolo e l’Oratorio San Pancrazio di Roveredo, Voce Donna onlus, Soroptimist international, Associazione musicale Gabriel Faurè, Società Filarmonica di Roveredo in Piano, Claps. Il concerto aveva il patrocinio del Senato concesso dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La catena solidale non è ancora finita. Ci sono, infatti, i coscritti di Mirco e di Aurelia Laurenti e gli ex colleghi di Giacomo Laurenti del Consorzio di bonifica Cellina Meduna «che hanno contribuito fattivamente alla raccolta fondi»; le amiche di Aurelia che hanno realizzato una targa che è stata apposta sulla panchina rossa di Roveredo; la Friulintagli, «nella persona di Massimo Serra, che ha contribuito alla raccolta fondi e gli amici e parenti tutti che in modalità privata hanno contribuito ad ogni esigenza».
La famiglia di Aurelia, infine, ha inteso ringraziare il personale della Questura di Pordenone «che ha agito con estrema professionalità e delicatezza sia nel confronti della famiglia sia dei bambini», l’istituto comprensivo di Roveredo in Piano «che si è mostrato disponibile ad ogni tipo di collaborazione» e i servizi sociali che hanno preso in carico il caso. —
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