In arrivo 16.380 vaccini da Pfizer: quasi 42 mila iniezioni tra prima e seconda dose
Le consegne nei cinque ospedali della regione. Netta ripresa delle immunizzazioni dopo il rallentamento della scorsa settimana

UDINE. L’arrivo delle fiale di Pfizer-Biontech nei cinque ospedali del Friuli Venezia Giulia scelti come centri di vaccinazione per questa prima fase della campagna nazionale è previsto per giovedì 28 gennaio. In mattinata, infatti, i camioncini della ditta americano-tedesca depositeranno mille 170 dosi di vaccino all’ospedale di Monfalcone e altrettante in quello di Tolmezzo, 3 mila 510 al nosocomio di Pordenone, 4 mila 650 in quello di Trieste e 5 mila 850 al Santa Maria della Misericordia di Udine per un totale di 16 mila 380 unità.
Il pacchetto complessivo in consegna è comprensivo anche delle poco meno 6 mila dosi in più, rispetto alle previsioni di inizio mese per gli ultimi sette giorni di gennaio, come forma di risarcimento per il taglio delle forniture della scorsa settimana che hanno privato il Friuli Venezia Giulia del 54% delle dosi promesse trasformando la nostra regione nel secondo territorio d’Italia più penalizzato dopo il Trentino-Alto Adige. In sede di Conferenza Stato-Regioni, lo ricordiamo, è stato trovato un accordo che ha permesso di livellare la perdita di dosi, attraverso appunto un meccanismo di compensazione generale, attorno al 29% per singola regione.
L’aver ottenuto la sicurezza delle forniture ha permesso alla Direzione Salute di tornare a premere sull’acceleratore sia per quanto riguarda le seconde dosi, sia avviando il trend di recupero delle circa 3 mila 200 persone che si erano prenotate per le prima inoculazione, ma le cui iniezioni erano state rinviate a data da destinarsi. Non è un caso, quindi, che a ieri il totale di somministrazioni di vaccino abbia raggiunto la quota di 41 mila 283 unità divise tra prime dosi (34 mila 333) e seconde (6 mila 950).
Non soltanto, però, perché l’aver riaperto le prenotazioni ha consentito anche di aumentare il numero delle stesse che attualmente sfiorano le 39 mila unità – sono esattamente 38 mila 756 – con le nuove inoculazioni, però, che non potranno scattare prima della seconda settimana del mese prossimo. L’8 febbraio, d’altronde, non è una data scelta a caso dalla Regione, ma rappresenta la prima utile in cui si ha la certezza dell’arrivo di ulteriori stock di vaccini.
Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha comunicato alle Regioni che dall’8 al 22 febbraio arriveranno in Italia 2 milioni 405 mila dosi di vaccini tra Pfizer (1 milione 753 mila 830) e Moderna (651 mila 600) e sempre in attesa di capire come si muoverà AstraZeneca che dovrebbe avviare le proprie consegne dal 15. Da quanto appreso, in Friuli Venezia Giulia dovrebbero essere consegnate nel corso del mese 35 mila dosi di Pfizer e 13 mila di Moderna in grado di immunizzare 24 mila persone. Il Friuli Venezia Giulia, che mercoledì 27 gennaio ha raggiunto la quota del 3,18% della popolazione immunizzata restando sempre al quarto posto in Italia, però, vorrebbe di più e per questo Massimiliano Fedriga ha recentemente scritto, assieme al collega ligure Giovanni Toti, al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini chiedendo che i presidenti affrontino il tema della distribuzione dei vaccini nel corso della prossima sessione.
Siccome la seconda fase della campagna nazionale – è la teoria di Fedriga e Toti – comincerà con gli over 80, i vaccini dovrebbero essere forniti in percentuale maggiore a quelle regioni in cui la popolazione ha un’età media più elevata. Regioni che in Italia sono, non a caso, proprio la Liguria e il Friuli Venezia Giulia.
I commenti dei lettori