Old Wild West in crisi nera, con il Piacenza altro stop

UDINE. Altra sconfitta, la quinta, L’Old Wild West è in crisi. Perde a Piacenza. E malissimo, crollando 91-80.
Quintetto di Udine a sorpresa: dentro Amato e Nobile in guardia, fuori Giuri e Deangeli. Vuole difesa Boniciolli, non la ottiene: due schiacciate in faccia da Mcduffie e un’altra dal maianese Air Molinaro. E in più Nobile esce per un problema all’inguine che pare serio.
Mcduffie è forte. Alto, gambe lunghe, salta, tira. I compagni quando corrono fanno male. E giocano evidentemente sulle difficoltà degli ospiti. Gran bella squadra quella piacentina.
Per fortuna la partita del riscatto i ragazzi del West la iniziano bene in attacco: Mobio, Mussini e soprattutto Foulland, in avvio dominante da sotto, fanno capire che il talento c’è e la voglia di dimostrarlo pure. Giuri e Antonutti piazzano due triple a testa pure: insomma, il tiro va, 6 su 6 da fuori e senza il contributo di Johnson, ancora silente.
Udine avanti dopo 10’ 34-26, non fosse stato per quelle amnesie difensive...
Piacenza è la classica squadra che non si deve far correre ed esaltare, quando le percentuali al tiro udinesi fatalmente caleranno.
Dopo 11 minuti un lampo udinese. Palla a Pellegrino, scarico, assist di Deangeli a Mussini che sbaglia da tre: basket, bello da vedere. Spaziature, ritmo, calma, mentalità, parole sconosciute nelle ultime partite.
Solo vaghe prove di risalita perché la zavorra-difesa è sempre lì a complicare la vita. Due bombe e Piacenza, che difende anche forte e ha anche un buon Carberry, rimette pure il naso avanti.
Ad andare a giocarsela in trasferta a chi arriva prima a cento punti non si va lontano. Boniciolli lo sa, alterna zone, difesa a uomo, persino zona press, cerca insomma di sparigliare le carte. Ma i padroni di casa si esaltano con le triple, Foulland è ingenuo facendo un fallo sul tiro da tre di Mcduffie, Pellegrino fa il terzo fallo e, inoltre, l’Apu perde un po’ lucidità in attacco. Per fortuna l’energia di Mobio e i canestri di Mussini fanno stare l’Apu ben salda in partita avanti 50-48. Nonostante ovviamente le percentuali da fuori calino, Foulland cala un po’ e Pellegrino scivoli sulla buccia di banana della sua carriera: terzo fallo e panchina.
Vinceranno la freschezza e l’entusiasmo di Piacenza o l’esperienza e la voglia di riscatto di Udine?
DJ, 5 punticini con 1 su 4 da tre in 20’, ma mentalmente ben in partita nonostante gli montino una guardia da Alcatraz, come la penserà?
Boniciolli, in tuta da battaglia, dà fiducia all’energia di Mobio e Deangeli, Mussini e Foulland si intendono bene, ma Piacenza dà la sensazione di erodere piano piano le poche certezze di Udine.
E infatti il finale di quarto è da brivido per l’Old Wild West: Mc Duffie avviato placidamente al solito trentello, Pellegrino con quattro falli, Foulland discontinuo e Johnson che non si sblocca da fuori. Piacenza conduce di 5 punti (70-65) a 10’ dalla fine e soprattutto ha in mano l’inerzia della partita.
Serve una reazione contro una squadra completamente galvanizzata. Servono punti da sotto, dove la superiorità è evidente.
Ma se difendi forte e, ormai a palla recuperata, ti fai saltare in testa da Mcduffie come a inizio dell’ultima frazione qualche domanda te la devi fare.
Qui, però, l’Apu finalmente chiude la porta di casa, Italiano mette l’elmetto, e Johnson carbura un poco. Adesso si gioca punto a punto. L’Apu lotta, avrebbe tre occasioni per tornare avanti e le spreca malamente. Capitan Antonutti non fa in tempo ad entrare in campo dopo tanti minuti di panchina, che l’ottimo Molinaro schiaccia dopo una bella azione in area e Mcduffie si porta dentro il canestro pure Giuri per il punto numero 32 . Piacenza avanti di sei, Johnson con un numero e tre punti la riapre, l’arbitro con un fallo e poi un tecnico a Johnson chiude la pratica con 4 liberi a Piacenza.
Quinta sconfitta di fila con la schiacciata di Mcduffie che spiega la differenza tra una squadra col fuoco dentro e un’altra in cerca di se stessa. L’Old Wild West convalescente? No, in crisi. Nera. Schiantata nel finale da due ottimi americani e sei leoni.
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