Nasce in Friuli il “Movimento spontaneo cittadini Draghi presidente”: «Da luglio crediamo sia la persona più adatta per evitare il baratro"
Giacomina Pellizzari
UDINE. Consulente del lavoro e imprenditore, Stefano Cautero, 52 anni, udinese, impegnato nella gestione di diversi locali tra Udine, Ravascletto e Lignano, è socio fondatore e presidente nazionale del “Movimento spontaneo cittadini Draghi presidente”. Un insieme di uomini e donne di varia estrazione politica e culturale che, in tempi non sospetti, ha “suggerito” al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, di affidare l’incarico di formare un nuovo governo al professor Mario Draghi, l’ex governatore della Bce che ha salvato l’Euro.
Il movimento nazionale pro Draghi nasce in Friuli: "Da luglio crediamo che sia la persona giusta"
Quando è nata questa idea e perché?
«È nata lo scorso luglio. Un gruppo di persone per buona parte friulane, conosciute su Facebook, volevano fare qualcosa per evitare il baratro. Insieme abbiamo valutato e deciso che la persona più adatta a cui affidare le sorti del Paese è Draghi».
Siete partiti molto prima di Renzi?
«Siamo partiti quando nessuno ci credeva».
E ora che Draghi è in pista cosa succede in regione?
«Stiamo ricevendo molte adesioni. A livello nazionale abbiamo raggiunto 10 mila iscritti in pochi giorni. Si sono dati molto da fare per contattare i segretari dei vari partiti e per cercare, nel nostro piccolo, di convincere il presidente Mattarella a fare un passo avanti incaricando Draghi. Secondo me serve una sorta di Costituente, un Governo di unità nazionale altrimenti non si va da nessuna parte»
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Alcuni partiti però continuano a chiedere il voto?
«Andare a elezioni adesso sarebbe un suicidio: i tempi sono stretti e con il sistema proporzionale che abbiamo ci troveremmo nella stessa situazione di prima. L’Europa aspetta i nostri piani per darci i soldi e la figura più autorevole per farlo è Draghi».
Tra i fondatori del Movimento prevalgono gli imprenditori?
«Siamo tutti apolitici, nessuno di noi ha fatto politica attiva, c’è gente che votava Pd, Fi, Lega e anche il M5s, passiamo dagli imprenditori ai professionisti, dalle casalinghe a funzionari pubblici e agli ex questori, abbracciamo un po’ tutte le categorie».
Lei è un consulente del lavoro?
«Sono un consulente del lavoro e imprenditore. Opero nel settore del turismo e ristorazione che insieme fanno il 30 per cento del Pil italiano. Di questo si parla poco mentre nelle città turistiche è un disastro».
Anche perché stanno arrivano i cinesi con le valigette piene di soldi?
«A Lignano ci sono già diverse attività che stanno vendendo ai cinesi arrivati con più soldi di noi».
Anche questo fatto vi ha spinto a guardare avanti?
«Sicuramente ci ha spinto, abbiamo capito che l’Italia è sull’orlo del baratro e così non possiamo andare avanti».
Draghi può essere paragonato a Monti?
«Qualcuno lo fa, ma Draghi non ha niente a che vedere con Monti».
Perché?
Monti è un professore universitario, Draghi è una persona di alto livello internazionale che si ispira a principi keynesiani. Il suo discorso a Rimini ci ha molto colpito: ha detto che bisogna investire sulle imprese per far lavorare le persone e sui giovani che rappresentano il futuro. Non sul reddito a pioggia e neppure sulle regalie».
L’arrivo di Draghi allontanerà di più la gente dalla politica?
«Penso che la politica è fatta di contatti sociali a qualunque livello, detto questo credo che ora c’è bisogno di una persona autorevole e capace, quella che negli ultimi anni non abbiamo avuto».
Forse il Parlamento è sceso troppo in basso?
«Non volevo dirlo, mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Draghi ha già salvato l’Italia, l’Europa e l’Euro».
Se nascerà un Governo politico-tecnico la politica potrà ostacolarlo?
«Noi crediamo che in ogni partito ci possano essere figure capaci e professionali, i migliori esponenti dovrebbero aderire al progetto di Draghi per creare un governo politico presieduto da un grande tecnico».
Draghi sarà il prossimo presidente della Repubblica?
« La nostra idea è che Draghi una volta esaurito questo compito possa diventare presidente della Repubblica per poi andare al voto. Può dare una grande spinta all’Italia e da Capo dello Stato far sì che la strada tracciata possa essere seguita».
Qualcuno di voi l’ha contattato?
«Sicuramente è a conoscenza dell’attività del Movimento, noi anche su facebook abbiamo sposato pienamente le sue tesi».
Ma Draghi non è un uomo social?
«Non lo è, ma il suo staff sì. Il nostro è un movimento di supporto, vogliamo come italiani sostenere Draghi che non ha un partito alle spalle. Il nostro è un supporto trasversale».
Cosa avete chiesto ai segretari politici?
«Ai politici abbiamo chiesto di fare un passo avanti per il bene d’Italia».
Vi hanno risposto?
«Non per iscritto: se escludiamo Meloni e una parte del M5s la convergenza su Draghi sembra esserci».
Ce la farà?
«Chi si assumerà la responsabilità di votare contro ne risponderà, non dimentichiamo che il danno della pandemia deve ancora arrivare. Sono fiducioso, avrà un’ampia maggioranza». —
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