Tensioni sulla guida dell’ex Uti Botta e risposta tra il Pd e Brollo

tolmezzo
«Continueremo a lavorare nei prossimi giorni per arrivare a una proposta che sia un compromesso utile per i comuni carnici, senza avallare ostruzionismi e protagonismi, ora quanto mai inutili nella visione di un contributo alla causa della montagna». Così Massimo Mentil, coordinatore del Pd nell’Alto Friuli e sindaco di Paluzza sulla presidenza della Comunità di montagna della Carnia (ex Uti). Una presidenza cui si è autocandidato Francesco Brollo, primo cittadino di Tolmezzo e presidente uscente dell’Uti, grazie al sostegno di una parte di sindaci del centrodestra cui si sono opposti quelli di centrosinistra, area da cui Brollo proviene. Alla guida della Comunità il centrosinistra aveva quindi proposto Daniele Ariis (primo cittadino di Raveo), che ha ritirato la sua candidatura dopo la discussione in aula, in segno di distensione, come dire: «Ritroviamoci e riparliamone». Brollo invece ha comunque voluto andare alla conta e alla conta non l’ha spuntata, raccogliendo 11 sì e 16 astensioni, mentre per l’elezione gli sarebbero serviti 15 ok sui 28 amministratori che compongono la Comunità. Adesso, dunque, si riparte da capo.
Mentil esprime le perplessità da parte di alcuni sindaci carnici dopo l’autocandidatura di Brollo. Che dalla sua ha trovato 11 voti di gran parte dei sindaci vicini al centrodestra a esclusione di Cercivento, Zuglio e dei primi cittadini di Fratelli d’Italia. E se Mentil all’uscita dell’assemblea ha detto «grave che il presidente uscente dell’Uti abbia anteposto il proprio egoismo e la sua ambizione personale all’unità del territorio», Brollo ha subito replicato, innescando un botte e risposta che dà l’idea della tensione attorno al vertice della Comunità. «Quando parliamo di Carnia basta con le lotte di parte e partiti. Io ho sottoposto la candidatura a tutti i sindaci, mi hanno votato più sindaci di centrodestra che di centrosinistra e allora? Bene, li ringrazio – dice Brollo –. A Tolmezzo governo con una coalizione di centrosinistra, provate però a spiegare ai cittadini della Carnia cosa possa interessare questo. Sono scomposte e contro il bene della Carnia le accuse del sindaco di Paluzza, uomo di parte che continuando a ragionare per parti politiche è rimasto indietro e non vuole fare il salto di qualità per il bene della Carnia». Brollo accusa Mentil di mentire e ribatte «è lui, assieme a una parte del Pd», che gode a disfare un tentativo di autogoverno della Carnia trasversale». Pronta la replica di Mentil. «Mi dispiace che Brollo non capisca la questione politica di fondo, quella che ho sollevato, emersa dall’assemblea e riscontrabile nei verbali – afferma Mentil –, ma scada in un attacco personale di cui prendo atto. Così facendo acuisce le divisioni e dimostra d’essere il meno adatto a guidare una Comunità che va mantenuta unita», conclude il sindaco di Paluzza.
Resta quindi tutto da vedere se il «ritroviamoci e riparliamone» funzionerà. —
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