Da 53 a 82 le famiglie assistite dalla San Vincenzo de’ Paoli

TARCENTO
Nell’anno del Covid sono salite a 82 – da 53 – le famiglie seguite dal gruppo solidale San Vincenzo de’ Paoli, che ha distribuito 17 tonnellate di generi alimentari.
La pandemia ha messo a dura prova anche i volontari della San Vincenzo, che assieme a tante altre realtà tarcentine, dagli scout alla parrocchia, senza dimenticare l’importante contributo della Protezione civile, si sono messi a disposizione delle fasce più deboli.
Nel 2020 la San Vincenzo ha seguito 82 famiglie per complessive 188 persone: l’anno prima erano state 53 famiglie per 130 persone. «Nonostante l’emergenza – spiega Luigi Brolese – i nostri volontari sono stati operativi ogni mese durante l’intero anno per la consegna delle borse solidali alle famiglie. Inoltre, siamo venuti incontro anche per il pagamento di bollette, affitti e spese varie mettendo a disposizione 27 mila euro. Siamo riusciti ad aiutare tutti grazie a fondi messi a disposizione dalla Cei attraverso le diocesi: è stato un contributo importante da 9 mila euro, senza il quale sarebbe stato molto difficile affrontare il momento difficile. Oltre a questi, ci sono arrivati i contributi di privati uniti a quelli giunti dal Comune».
Nel 2020, grazie alla collaborazione con il banco alimentare, sono stati distribuiti 7.565 chilogrammi di cibo, a cui si aggiungono 3.775 kg acquistati direttamente e ulteriori 1.500 giunti dalla raccolta di Coop Alleanza 3 di Tarcento e 360 dalla cassetta posta nel Despar della cittadina. La San Vincenzo de’ Paoli ha inoltre usato i fondi a disposizione per pagare bollette e arretrati delle persone in difficoltà per un totale di 13 mila euro, ai quali si aggiungono ulteriori 5 mila euro per l’acquisto di legna da ardere.
Le famiglie che fanno riferimento alla San Vincenzo sono per lo più di Tarcento, ma provengono anche da Magnano in Riviera e Lusevera: «Tra le 82 famiglie che seguiamo – aggiunge Brolese – circa 65 sono fisse, numero dunque cresciuto rispetto alla cinquantina dell’anno precedente. Le altre sono persone che si rivolgono a noi spesso in modo temporaneo, perché affrontano un periodo di difficoltà che spesso è superato dopo che hanno potuto ritrovare occupazione». —
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