Morta a 101 anni una delle ultime filandine

DIGNANO. La nonnina più anziana di Dignano, Angiolina Bros Simeoni, 101 anni compiuti, ha concluso la sua lunga vita all’ospedale civile di Udine lunedì dopo una settimana di degenza in seguito ad un malore.
Con la sua scomparsa se ne va una preziosa memoria del passato paese la donna infatti era una delle due ultime filandine che aveva lavorato nella storica filanda Banfi edificata sulla sponda sinistra del Tagliamento e considerata ora un pregevole sito di architettura industriale.
Quando è salita sull’ambulanza era consapevole di salutare per l’ultima volta i suoi cari. Figli e parenti hanno il rammarico di non averle potuto stringerle la mano e starle vicino negli ultimi attimi di vita a causa delle misure anti Covid. Angiolina viveva nella sua casa di Vidulis. Il paese, la famiglia e la chiesa erano il suo mondo. A settembre avrebbe compiuto 102 anni.
Angiolina Bros aveva 13 anni quando iniziò a lavorare in filanda camminando da Vidulis con i zoccoli in mano per non consumarli.
Con tutte le giovani del paese percorreva la strada in gruppo, cantando e pregando per i cari che si trovavano a combattere durante la seconda guerra mondiale.
Nella pausa pranzo mangiavano sotto le colonne della chiesa di Dignano. I viveri venivano consegnati dai fratelli con il “buinc” un arco di legno portato a spalla con appesi due secchi o cesti. Angiolina Bros raccontava alla figlia Miriam che le facevano pena le “scauline” ragazzine ancora più giovani di lei, al primo lavoro, addette a togliere i bozzoli dall’acqua bollente con le mani gonfie e piagate. Non amava raccontare del periodo bellico quando ne parlava evidenziava la grande miseria di quegli anni.
Nel 1945 sposò “Santin” e abbandonò la filanda per dedicarsi assieme al marito all’agricoltura. Poi nacquero i figli Pietro e Miriam. Nel tempo libero le piaceva tanto cucire con la sua macchina a pedale Singer portata dal fratello Quinto dalla Svizzera.
Angiolina e Santin erano una coppia affiatata, assieme anche nei campi. «Sembra ancora di vederli sul trattore, lui guidava lei seduta al suo fianco sempre» ricorda la figlia Miriam. L’ultimo saluto venerdì, alle 14.30, nella pieve di Dignano. —
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