Villa Ottelio Savorgnan splenderà di nuovo e ospiterà il museo di Giulietta e Romeo
Sta per essere approvato il progetto per il recupero della dimora storica di Ariis. Potrà accogliere anche cerimonie

la storia
Il recupero di Villa Ottelio Savorgnan di Ariis è il migliore augurio per uscire dalla pandemia e tornare a fare cultura nei luoghi storici. A breve sarà approvato il progetto esecutivo di un intervento che renderà finalmente accessibile al pubblico l’interno del complesso signorile (fortezza dal 1267, divenne proprietà dei potenti nobili Savorgnan nel 1339), mentre finora per gli eventi è stato possibile utilizzare come quinta la facciata della Villa, pur suggestiva in quanto si specchia nello Stella, il giardino e i peculiari Magazzini del sale; in tempo di restrizioni anti-Covid neppure quelli.
Prosegue quindi a grandi passi il restauro della storica dimora (trasferita gratis dalla Regione al Comune), perché il ritorno alla normalità la trovi riportata all’antico splendore e fruibile in sicurezza. Come informa il sindaco di Rivignano Teor, Mario Anzil, l’aggiudicazione dei lavori è prevista entro l’anno, a fine 2022 l’intervento sarà concluso. La Regione ha già da tempo assegnato circa due milioni di euro, mentre con una prima parte dello stesso contributo, 300 mila euro, l’anno scorso si sono ricostruite le cinte murarie, che erano crollate, e messi in sicurezza i particolari Magazzini del sale, prodotto che i Savorgnan commerciavano per conto della Serenissima.
L’importanza della Villa – raro documento architettonico di un originale complesso padronale comprensivo delle pertinenze riservate al personale agricolo – è inoltre legata alle vicende di Lucina Savorgnan e Luigi Da Porto, che le ricerche dello studioso inglese Cecil Cough identificano nei personaggi, noti in tutto il mondo, di Romeo e Giulietta.
E proprio al tema degli sfortunati amanti shakespeariani sarà dedicato un museo, al primo piano della Villa. Questo e molto altro promette il progetto esecutivo, che si deve alle firme del Gruppo di lavoro Aeditecne, formato dagli architetti Paolo Fasolato e Renata Fochesato, mandanti la restauratrice Natascha Poli e la giovane professionista Silvia Piccoli, in collaborazione con gli architetti Fabio Dalla Pozza, Silvia Trevelin e altri. La finalità è promuovere la fruizione turistica dello splendido esempio di architettura padronale, fra l’altro inserito nell’originale borgo rurale di Ariis, valorizzando il patrimonio naturalistico circostante del paesaggio, tutelato, di risorgiva, e favorire così la vita culturale oltre che l’offerta ricettiva e commerciale agrituristica.
Si opererà sul corpo padronale, sulla Casa della servitù, liscivaia e serra, con interventi di consolidamento anche antisismico, restauro conservativo e sull’impiantistica, curando il minimo impatto sull’esistente. Tutto l’intervento nel rispetto delle strutture, decorazioni e materiali storici.
Al piano terra vi sarà la sala dei matrimoni, altri locali sono studiati con criterio polifunzionale per rappresentanza, mostre, convegni ed eventi; la Casa della servitù per rinfreschi. I piani superiori saranno accessibili dalla scala monumentale, da una nuova scala di collegamento e pure con ascensore. —
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