Conclusa l’esercitazione con F-16 ed elicotteri: base di Aviano promossa
Enri Lisetto
Nel 2019 la “sala operativa” fu la Base di Aviano, nel 2020 l’Est Europa, quest’anno la struttura militare di Cerklje, in Slovenia. Cominciata il 13 maggio, si è conclusa ieri l’esercitazione multinazionale “Astral knight 2021”, a guida Usafe, che ha coinvolto anche l’aeroporto Pagliano e Gori con i velivoli del 31° Fighter wing e gli elicotteri del Rescue Squadron.
Si tratta di una esercitazione basata sull’addestramento integrato della difesa aerea e missilistica per accertare l’efficacia dell’interoperabilità tra gli Stati.
La base di Aviano ha messo a disposizione gli F-16 del 555° stormo nonché cinque elicotteri Hh-60G del 56° Rescue squadron. Dalla pedemontana, dunque, soltanto decolli ed atterraggi rispetto a due anni fa quando arrivarono gli F-35 e sorvolò la pista un B-52 statunitense.
Sono stati impegnati nelle operazioni aviatori, soldati e marinai americani delle forze aeree Usa in Europa, compreso il personale del Gruppo medico, manutenzione aeromobili, logistica, supporto alle operazioni del 31°, 606° squadrone di controllo aereo da Aviano e da posizioni avanzate in Slovenia e Croazia.
«Mentre eravamo in Croazia abbiamo utilizzato per la prima volta l’intera componente del nostro agile sistema C2 Torcc in esercitazione», ha dichiarato il capitano dell’aeronautica statunitense Daniel Eyrolles.
L’esercitazione – si simulava la difesa da attacchi in superficie – ha comportato anche una combinazione di operazioni di volo e scenari assistiti da computer che hanno dimostrato la prontezza e le capacità di protezione della forza Nato.
Hanno partecipato alla missione gli aerei F-15E Strike Eagles della Us Air Force; F-16; HH-60 Pave Hawks e C-130J Super Hercules; F-35 Lightning II dell’Aeronautica militare italiana decollati da Amendola; F-16 dell’Aeronautica militare ellenica e velivoli Erieye Emb-145, MiG-21 croati.
«La formazione con i nostri alleati e partner regionali consente risposte sincronizzate e preparate alle minacce alla sicurezza locale e alle operazioni di emergenza a livello mondiale. Questo esercizio si è basato sulle capacità congiunte delle nazioni, garantendo una partnership molto più forte e una maggiore interoperabilità», è stato detto a conclusione dell’esercitazione. —
I commenti dei lettori