Ecomuseo, si cambia Rita Bressa presidente e una sede più ampia
G.S.
Maniago
Dopo sette anni, all’ecomuseo Lis aganis si cambia con un vertice tutto rosa: il nuovo presidente è Rita Bressa, ex sindaco di Cimolais, e il suo braccio destro è Marina Crovatto, primo cittadino di Meduno. Dal 2014 al timone dell’ente, ora diventato Aps (associazione di promozione sociale), c’era Giampaolo Bidoli, ex sindaco di Tramonti di Sotto e consigliere regionale del Patto per l’autonomia. Si parlava di una sua conferma, considerato pure che il suo lavoro è stato apprezzato e le disponibilità al dialogo e al confronto è riconosciuta, ma negli ultimi tempi gli scenari sono mutati: anche all’ecomuseo si è optato per un cambiamento. Si pensi a quanto sta accadendo con le Comunità di montagna, questione che sta creando movimenti in diversi ambienti, tra giri di incarichi e spartizioni. Bidoli, comunque, resta all’interno del direttivo, i cui componenti rispetto al passato sono cresciuti, passando da sette a nove. Col passaggio dell’ecomuseo ad Asp, la componente politica, però, all’interno del direttivo deve essere minoritaria rispetto a quanti rappresentano per esempio le associazioni: la limitazione è a tre membri. Oltre a Bidoli, quindi, Crovatto e Cristina Querin, assessore al turismo, commercio e attività produttive del Comune di Maniago. Bressa, in questo caso, è rappresentante della parte delle associazioni.
Da quanto si è appreso, si parla anche di valutare l’opportunità di ampliare gli spazi in cui l’ecomuseo ha sede: nella città del coltello, il Coricama sta diventando un po’ stretto, considerato anche il fatto che stiamo parlando di un contenitore culturale non da poco. Ecco, quindi, che si sta facendo avanti la possibilità – al momento si tratta di un’ipotesi, è bene chiarirlo – di concentrare almeno una parte degli spazi legati all’ecomuseo a palazzo Colossis di Meduno. Nuovi vertici, nuovi progetti: le iniziative realizzate sono sempre numerose e di successo in termini di partecipazione. —
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