Duemila senza medico di base i Comuni cercano una sinergia
Martina Pitton aiello
Le 150 firme della petizione per mantenere in forza il dottor Sergio Rosolini mandate a Riccardo Riccardi, assessore regionale alla salute, e al dottor Luciano Pletti, direttore dell’AsuFc, sono solamente una piccola parte del problema sanitario che coinvolge la realtà di molti comuni friulani.
L’emergenza dei medici di base non è un caso isolato, ma una situazione in cui versano numerose comunità, dopo il pensionamento di molti medici non c’è un ricambio adeguato e i cittadini rischiano di rimanere senza copertura sanitaria pubblica.
«Mi dimetto», queste sono state le parole di Andrea Bellavite, sindaco di Aiello del Friuli, qualche giorno fa, per poi rivedere la sua posizione assieme ai sindaci della zona e trovare un modo per arginare la condizione di instabilità sanitaria.
«Dopo la serata pubblica a Campolongo Tapogliano, fatta per sensibilizzare riguardo la questione dell’emergenza medica, le spiegazioni sono state molte – spiega Bellavite –, ma le rassicurazioni da parte degli intervenuti non ci hanno risollevato. Le spiegazioni sono legate al fatto che i medici non possono continuare la loro opera raggiunta l’età del pensionamento. Quindi è saltata la proposta di prolungare l’età dell’entrata in pensione. Il concorso per nominare il medico di base viene stabilito una volta l’anno per un solo vincitore, che può dopo la nomina scegliere se restare o cambiare comune».
«Nella nostra zona – conclude il sindaco – due medici sono andati in pensione e i sostituti si sono trasferiti, quindi duemila persone sono senza medico di base e copertura sanitaria pubblica».
Molti cittadini si ritrovano in una situazione di stasi, in cui non hanno un medico o sono stati inseriti nelle liste di altri medici che hanno preso più pazienti con la conseguenza che operare prestazioni come visite domiciliari, soprattutto per venire incontro alle persone anziane, risulterà più complesso di prima.
La proposta del sindaco di Aiello del Friuli è coinvolgere oltre i Comuni limitrofi, quali San Vito al Torre, Visco e Campolongo Tapogliano, l’ambito della Bassa sanitaria Aquileiese e continuare questa lotta per fare pressione non più da singolo amministratore, ma sensibilizzare diverse comunità sulla gravità della situazione. —
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