Il parere dell’Anticorruzione dà ragione ai sindaci della Bassa
«Garantire l’effettiva rappresentatività di tutti i soci nel Comitato di controllo» Il Comune di Udine aveva negato la presidenza al sindaco di Cervignano
Francesca Artico
L’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) da ragione ai sindaci della Bassa friulana intimando alla Net Spa di “garantire l’effettiva rappresentatività di tutti i soci nel Comitato di controllo analogo (per esempio la rappresentatività dei Comuni sulla base dell’appartenenza a diverse classi di popolazione), l’effettiva rappresentanza dei soci a prescindere dalla quota di capitale sociale nel consiglio di amministrazione”.
Lapidario il commento del sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino. «Ora si ponga mano a statuti e regolamenti, per ripristinare la democrazia. Ricordo che Net Spa è nata con i soci dell’ex Csr della Bassa friulana, ed è un patrimonio di tutti».
La spaccatura in Net Spa è del 18 giugno, quando gli 11 sindaci dell’ex Uti Agro Aquileiese, in assemblea, entrano in contrasto con il Comune di Udine per la mancata nomina alla presidenza del Comitato di Controllo Analogo, organismo che vigila sulla società, di un rappresentante dei Comuni dell’ex Csr (Società fusa con Net). I sindaci Gianluigi Savino, Cervignano; Francesco Martines, Palmanova; Cristiano Tiussi, Bagnaria Arsa; Roberto Fasan Torviscosa; Laura Sgubin, Fiumicello-Villa Vicentina; Franco Lenarduzzi, Ruda; Giosualdo Quaini, Terzo di Aquileia; Alberto Urban, Campolongo Tapogliano; Andrea Bellavite, Aiello; Doretta Cettolo, San Vito al Torre; Raffaella Perusin, Chiopris Viscone abbandonano l’aula, dopo che la rappresentante del Comune di Udine, Francesca Laudicina, socio di maggioranza, nega quel posto. Laudicina, a quel punto, propone ai soci di nominare il sindaco di Cervignano al posto del rappresentante della Carnia confluita in A&T 2000, che eleggono “in contumacia” Gianluigi Savino nel Comitato di Controllo Analogo, nomina che lui declinerà.
La “guerra” tra le parti va avanti e i sindaci, ben decisi a non mollare, si rivolgono all’Anac per un parere. Ed è questa che solleva delle perplessità sulle regole di individuazione dei componenti del Comitato di coordinamento dei soci, “rispetto alla necessità di garantire la rappresentatività di tutti i soci nello stesso. Infatti il Comitato risulta composto da sette membri nominati secondo il criterio che, necessariamente, risente delle evidenti disparità di popolazione tra Comuni più grandi, in primo luogo il Comune di Udine, e i Comuni di dimensioni più modeste”.
«L’Anac– rimarca Gianluigi Savino– sostanzialmente pone il problema che avevamo posto noi e che Udine in modo inammissibile, non ha accolto. È un problema di democrazia interna. La governance è un sistema dubbio di controllo: non può essere che il comune di Udine che presiede il cda del quale ha nominato 4 dei 5 componenti, possa pretendere anche il Comitato di controllo». —
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