Valorizzare il Tagliamento tra pulizia, sport e cultura
P.B.
CODROIPO
Quanto sia importante il Tagliamento per Codroipo lo provano le iniziative, le idee, le proposte per la valorizzazione e la difesa. Spesso poi gli stessi cittadini si mostrano dispiaciuti quando il suggestivo ambiente viene deturpato con rifiuti o percorso da mezzi motorizzati e perfino utilizzato per incontri hard. Recentemente la Legambiente del Medio Friuli ha organizzato la pulizia su un tratto vicino a Biauzzo. «Simbolica»: così è definita l’operazione dalla presidente del circolo, Alessandra Testa, vista l’estensione delle rive dove incivili depositano materiali di ogni tipo. La pulizia si è svolta col sostegno del Ministero del lavoro e della Regione, il patrocinio del Comune di Codroipo e in collaborazione con A&T2000, che ha provveduto a smaltire quanto raccolto.
Tra quanti vogliono bene al Tagliamento non possono mancare i cicloturisti. Spiega Renato Chiarotto dell’associazione Amici del pedale-Fiab che «in territorio codroipese, sponda sinistra, corre il percorso 6 della Rete ciclabile di interesse regionale (Recir) che si snoda lungo tutto il Mediofriuli, da Dignano a Sant’Odorico, Redenzicco, Sedegliano, Turrida e, oltre il ponte della Delizia, Biauzzo, sfiora la Pieve di Rosa, fino a Belgrado, Varmo, Rivignano, Madrisio. Un paradiso per chi ama la bici, in gran parte su fondo asfaltato collegabile a monte alla Alpe Adria, quindi sui pedali dall’Austria si potrebbe raggiungere la pianura fino al mare. Il Tagliamento a Codroipo in passato era molto naturale e vissuto: si passava l’estate nuotando in acque non ancora inquinate dall’agricoltura intensiva. I giovani vi praticavano la raccolta dei vimini. Purtroppo assistiamo a minacce alla salute dell’area come l’ampliamento della Kronospan a San Vito».
Dispiacciono le scorribande in moto e fuoristrada, vietate per tutela dell’ambiente e tranquillità della fauna, ma favorite dall’assenza di controlli. Inoltre, in prossimità del ponte della Delizia, grazie al facile accesso dalla Ss 13, la piaga degli incontri a luci rosse. Quanto ai rave musicali notturni in riva al fiume, c’è chi li considera spaccatimpani e chi chiude un occhio. «L’antidoto è vivere il fiume – rileva l’assessore Graziano Ganzit, che ricorda come un tempo vi si facevano volare gli aeromodelli –: se nel “Tiliment” entrano i galantuomini, se ne vanno i birbanti».
Il collega di Codroipo nel cuore, Anthony Santelia, aggiunge che «da un anno proponiamo a Codroipo di aderire al Contratto di fiume, che San Vito ha sottoscritto e lo sta per fare Casarsa». Si guarda (stavolta non in negativo) alla sponda opposta, dove San Vito ha vinto il degrado creando un parco. E Camino al Tagliamento con delibera di giunta appoggia l’avvio di un Museo etnografico a documentare il fiume e le sue attività avviato dai dirimpettai di Morsano. —
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