Defibrillatore a Pradielis a ricordo di Tite Marchiol
P.C.LUSEVERA
A ricordo di Tite, la famiglia Marchiol dona al borgo di Pradielis il primo defibrillatore. I familiari di Gio Batta “Tite” Marchiol, scomparso a dicembre a 67 anni, hanno deciso di donare un defibrillatore che sarà sistemato nella casa di famiglia dei Marchiol a Pradielis nella giornata di sabato.
La moglie Eva Polonia ha deciso anche di donare una panchina da collocarsi all’esterno del cimitero di Musi, dove riposa Tite e dove era solito soffermarsi in raccoglimento per ricordare i suoi cari defunti.
«Un grazie di cuore a familiari e amici di Tite per questa bellissima iniziativa – ha detto il sindaco Luca Paoloni –, è una donazione molto importante per la nostra piccola comunità e perfettamente in linea col nostro programma che prevede di installare defibrillatori in tutte le frazioni del comune».
Tite Marchiol era originario di Musi: era figlio di Primo, sindaco di Lusevera per più legislature, e di Maria, che gestivano l’albergo-trattoria “Alle sorgenti” a Musi. Diplomatosi perito elettrotecnico nel 1972, ha lavorato prima come dipendente e poi da libero professionista divenendo uno dei più grandi esperti italiani di motori elettrici. Marchiol partecipava con entusiasmo alle iniziative della vallata, specie alla festa di San Giovanni a Musi.
«La casa famiglia di Pradielis – rileva il vicesindaco Mauro Pinosa – grazie alla nuova direttrice Carla Lesa è divenuta un fiore all’occhiello del patrimonio comunale: con tale preziosa apparecchiatura il grande cuore dell’amico Tite sarà ancora tra di noi». —
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