Litigano e spunta un coltello un 29enne ferito in un bar
E.M.
Dignano
È finita con una coltellata sferrata al braccio la violenta lite scoppiata, martedì sera, poco prima di mezzanotte, al bar Da Ques di Dignano, in via Roma.
Un cittadino di nazionalità albanese di 33 anni, Lusien Lataj, domiciliato ma non residente nel comune di Dignano, e un cittadino di nazionalità romena di 29 anni, residente a Dignano, hanno iniziato a litigare per futili motivi. La discussione è degenerata in pochi minuti. Sono volati calci, pugni e spintoni. Il cittadino albanese a un certo punto ha estratto un coltello dalla tasca e ha ferito il cittadino romeno al braccio destro. Poi il trentatreenne si è allontanato a piedi dal locale, evidentemente nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Immediata la chiamata ai soccorsi. Il ventinovenne cittadino romeno, Adrian Topor Nicolae, ha riportato lievi lesioni da taglio al braccio. La centrale Sores di Palmanova ha inviato subito un’ambulanza. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di San Daniele. Le sue condizioni non sono gravi.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Martignacco, alla guida del luogotenente Edoardo Ciappi, per ricostruire l’accaduto.
Sono scattate subito le ricerche in tutta la zona per rintracciare l’aggressore, che nel frattempo si era allontanato a piedi. I militari dell’Arma sono riusciti in breve tempo a individuarlo, non distante dal bar. L’uomo, quando è stato fermato, era ancora in possesso del coltello, che è stato immediatamente sequestrato. Il trentatreenne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per lesioni aggravate ed è stato trattenuto nella camera di sicurezza.
Nella mattinata di oggi ci sarà l’udienza di convalida dell’arresto. «Un fatto molto grave – il commento del vicesindaco di Dignano, Luigi Toller — che non era mai successo prima nella nostra comunità. La situazione va monitorata perché non mancano persone poco raccomandabili che si aggirano nella zona. Un plauso – conclude – va ai carabinieri, che sono riusciti a rintracciare in pochissimo tempo l’aggressore». —
E.M.
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