Il consiglio comunale unito boccia i due parchi fotovoltaici
Francesca Artico
TRIVIGNANO UDINESE
Il Comune di Trivignano Udinese dice no ai progetti dei parchi fotovoltaici che andranno a occupare 90 ettari di terreni agricoli coltivati. Con voto unanime, il consiglio comunale ha varato, giovedì sera, il documento in cui esprime parere negativo alla realizzazione dei progetti “Trivignano” e “Trivignano Solar 1”, chiedendo alla Regione e al Governo centrale di creare una adeguata legislazione al fine di evitare speculazioni.
Il progetto “Trivignano Solar 1”, per il quale sono in atto le procedure di Valutazione di impatto ambientale (Via), prevede un impianto solare agrovoltaico proposto dalla società Ellomay Solar Italy Eight srl di Bolzano. Il progetto di produzione di energia da fonte solare “Trivignano”, anche questo con procedura di Via in atto, ha una potenza pari a 17,94 MWp ed è proposto dalla società EG Nuova Vita srl di Milano.
Come si evidenzia nel documento varato dal consiglio comunale, «seppur consapevoli dell’importanza derivante dalla transizione ecologica, dall’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile per la salvaguardia del nostro pianeta, delle sue risorse e in aderenza alla volontà espressa dalle istituzioni europee e, più in particolare, al raggiungimento degli obiettivi imposti dal “Green deal”, ci si oppone con ferma decisione. Il parere espresso è motivato dal fatto che la realizzazione dei due parchi fotovoltaici, vedrebbe occupata una consistente porzione di territorio agricolo coltivabile rispetto alla percentuale attualmente a disposizione, modificando sostanzialmente la vocazione rurale e le caratteristiche del territorio. Inoltre verrebbero meno gli sforzi in termini ambientali e di recupero del patrimonio culturale esistente intrapresi negli ultimi vent’anni dalle amministrazioni comunali e regionali al fine di valorizzare il Borgo di Clauiano, dove sono stati realizzati interventi per svariati milioni di euro».
«Dal punto di vista storico e paesaggistico – è spiegato nel documento – vi sarà una commistione tra una imponente distesa di pannelli fotovoltaici posizionati a poche centinaia di metri dalle più importanti peculiarità che il nostro territorio offre: si pensi alla chiesa medievale di San Marco, alla zona della Dogana Vecchia, alla zona della confluenza tra i fiumi Torre e Natisone, riconosciuto sito di interesse paesaggistico e comunitario». —
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