I sindaci: quote rosa ignorate nella giunta della Comunità
Denuncia dei rappresentanti di Tolmezzo, Amaro, Cavazzo, Verzegnis e Preone Il presidente De Crignis: io ho nominato una donna, Brollo può cedere il suo posto
Tanja Ariis / TOLMEZZO
Le quote rosa non sono state rispettate nella formazione della giunta della Comunità di montagna della Carnia, che oggi conta 7 assessori (ne manca da nominare ancora uno) più il presidente dell’ente, Ermes De Crignis. Di essi oggi solo uno è donna (Adelia Candotti, consigliera comunale di Villa Santina, indicata da De Crignis), ma dovrebbero essere almeno 3 le donne, se gli assessori restano 7 e 4 se salgono a 8. Un’interrogazione dei sindaci di Tolmezzo, Amaro, Cavazzo Carnico, Verzegnis e Preone al presidente De Crignis ha sollevato il problema, specificando che la risposta sarà inviata a Prefettura, Regione e Commissione regionale per le pari opportunità. Il meccanismo di nomina della giunta previsto dallo statuto della Comunità di montagna è alquanto contorto: 4 assessori vengono nominati dal presidente dell’ente, ma devono essere approvati dai sindaci del rispettivo subambito di appartenenza (Conca Tolmezzina, Val Degano e Pesarina, Val But e Chiarsò, Val Tagliamento) e in più ciascuno dei 4 subambiti ne indica uno proprio.
Il 12 luglio sono stati nominati 7 assessori (Luigi Paglione, Coriglio Zanier, Manuele Ferrari, Daniele Ariis, Claudio Coradazzi, Adelia Candotti e Francesco Brollo). «Io ne ho nominati 3 – fa il punto De Crignis – e i subambiti 4. Dei 3 che ho indicato io, uno è donna, i Comuni non hanno nominato neanche una donna. In due mandati da presidente Brollo di donne non ne aveva in giunta. Non mi spiazza la giusta rivendicazione sulle quote rosa, anche se io sono l’unico che ha nominato una donna. Visto che l’interrogazione l’hanno fatta i sindaci della conca tolmezzina (di cui fanno parte Brollo, ex presidente della Comunità di montagna e i sindaci di Cavazzo Carnico e di Verzegnis che sono stati con lui assessori), mi viene da pensare che vogliono inserire una loro rappresentante della Conca tolmezzina. Può essere che Brollo voglia delegare una donna a fare l’assessore al suo posto. Si facciano avanti: se vogliono mettere una donna ben venga. Io sono disposto a sceglierne un’altra come ottavo assessore, ma loro che hanno sollevato il problema nella Conca tolmezzina mi dimostrino che hanno a cuore sull’assessore di loro competenza». —
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