Condannati gli ex vertici Coopca
Sei le persone ritenute responsabili di bancarotta. Assolti invece nove consiglieri. Le difese annunciano ricorso in Appello
Cristian Rigo
Per il Tribunale di Udine, i responsabili del tracollo di Coopca, la cooperativa carnica di consumo fallita nel 2016 dopo 110 anni di attività, sono sei. Il collegio presieduto dal giudice Paolo Milocco, con a latere i colleghi Mauro Qualizza e Nicolò Gianesini ha condannato a tre anni di reclusione l’allora presidente del cda Giacomo Cortiula, oggi 87enne di Socchieve, l’ex direttore generale Mauro Veritti, 58, di Udine, ed Ermanno Collinassi, 69 anni, di Comeglians, all’epoca presidente di ImmobilCoopca, mentre per l’ex presidente del collegio sindacale Giancarlo Veritti, 68, di Tolmezzo, l’ex sindaco, Fosca Petris, 59 di Tolmezzo e Daniele Delli Zotti, 52 anni, di Treppo Carnico, anche lui ex componente del collegio sindacale, la pena è di 2 anni e sei mesi.
I sei sono chiamati a rispondere in solido anche al risarcimento dei danni che sarà quantificato in sede civile, ma solo nei confronti della procedura fallimentare rappresentata dal liquidatore giudiziale Paola Cella. Sono state escluse tutte le altre azioni civili, compresa quella dei soci che, quindi, dovranno accontentarsi delle briciole, a fronte di un passivo concordatario che supera i 92 milioni di euro. In particolare, come aveva ricordato Gianberto Zilli, che assiste la stragrande maggioranza dei 277 ex soci costituitisi parte civile nel procedimento, «quanto già pagato ai prestatori sociali, e cioè il 6,9 per cento, sarà la somma definitiva. E questo perché, terminati i beni da vendere, non ci saranno altri riparti».
I giudici hanno invece assolto «perché il fatto non sussiste», i consiglieri Leonardo Agostinis, 65, di Prato Carnico, Sonia Cacitti, 50, di Tolmezzo, Claudio Lo Muscio, 70, di Tolmezzo, Francesco Zilli, 79, di Socchieve, Silvano Giorgis, 68, di Ovaro, Silvio Moro, 72, di Ovaro, Vanessa Gressani, 51, di Tolmezzo. Assolti anche i consiglieri Carlo Alberto Mainardis, 85, di Tolmezzo, e Gelindo De Campo, 81, di Tolmezzo per i quali anche la Procura aveva chiesto l’assoluzione. Delle quattro ipotesi di reato individuate dalla pm Elisa Calligaris, il Tribunale, di fatto, ne ha confermata soltanto una, quella relativa all’operazione ImmobilCoopca, società costituita nel settembre 2012 e interamente partecipata da CoopCa. «È lì che fecero finire la maggior parte del patrimonio – aveva concluso la sua requisitoria Calligaris –, senza incamerare alcun corrispettivo e con l’unico obiettivo di fare emergere plusvalenze da allocare a bilancio e occultare così all’esterno la reale situazione contabile di CoopCa». Le difese però sono pronte a ricorrere. L’avvocato Massimo Cescutti, difensore di Cortiula, ha parlato di «sentenza pilatesca, poiché sono stati condannati soltanto alcuni componenti del cda, che sicuramente impugneremo. Ho però apprezzato le parole del presidente». Parzialmente soddisfatto anche Luca Ponti che difende Mauro Veritti: «Le sentenze si rispettano anche se non si condividono. In attesa delle motivazioni però riteniamo scontato fare ricorso in appello anche per l’unico capo di imputazione rimasto». Dello stesso avviso anche il legale Giuseppe Campeis che tutelava gli interessi di Collinassi: «Ci sono due aspetti da rimarcare: il primo è che di tutte le accuse mosse è stata confermata solo la bancarotta in relazione all’operazione ImmobilCoopca che però non ha creato danni economici in considerazione del fatto che tutti gli immobili sono stati venduti dalla procedura che è l’unico titolare del risarcimento senza alcuna provvisionale. È stato infatti escluso il diritto risarcitorio dei soci». —
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