L’appello di 12 sindaci: senza segretari comunali non possiamo lavorare
Maristella Cescutti / Coseano
«Senza segretari comunali i Comuni sono costretti a fermarsi, non si può nemmeno deliberare, né in giunta, né in consiglio. La situazione è drammatica». Lo evidenzia David Asquini presidente dell’assemblea dei sindaci della Comunità Collinare. A loro nome e firma, e soprattutto dei 12 comuni su 15 che per questo motivo sono in gravi difficoltà, lancia un grido d’allarme alla Regione affinché provveda a sbloccare la situazione. «Tempo fa ogni Comune aveva un suo segretario comunale che garantiva presenza e sicurezza giuridica dell’ente – rileva Asquini. Oggi i sindaci sono in balia di loro stessi. Il problema esiste da circa 10 anni. La situazione, ora enormemente peggiorata, è insostenibile con la quiescenza di molti e con il mancato turn over». Le pratiche così si ammassano sulle scrivanie, il disagio ricade inevitabilmente sull’amministrazione comunale e cittadini. Mancando i segretari i sindaci ne cercano uno a scavalco. Lo stesso non riesce a garantire un servizio duraturo, si copre qualche giornata, una giunta, un consiglio, er poi i problema ricomincia. Un segretario a scavalco peraltro deve lavorare esclusivamente fuori dall’orario di servizio del comune dov’è titolare. Asquini quindi sollecita il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alle autonomie locali e funzione pubblica Pierpaolo Roberti di impegnarsi a farsi parte attiva con il Governo e con i parlamentari del territorio per prevedere l’immediata immissione in servizio, in enti privi di titolare, dei circa 500 nuovi assunti al termine degli orali con nomina di un segretario comunale come tutor per ogni neo segretario e di provvedere a risolvere il problema dei 12 Comuni della Comunità collinare. Per questo i primi cittadini dei Comuni di Buja, Colloredo di Mante Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele, San Vito di Fagagna, Treppo Grande, chiedono di prevedere lo svolgimento del corso formativo nel primo anno di lavoro dopo la presa di servizio; di assicurare un ulteriore reclutamento straordinario di segretari con l’avvio immediato di un corso-concorso e di indire urgentemente un nuovo bando definendo il fabbisogno partendo dalla situazione attuale ma tenendo anche conto delle ulteriori cessazioni che si verificheranno nei prossimi anni per il collocamento in quiescenza.
«Aumentano le situazioni patologiche nella gestione delle funzioni che andrebbero assolte da un segretario titolare, – spiega Asquini – si passa da sedi dove gli stessi interventi vengono svolti da vicesegretari da tempo a situazioni gestite di poche ore che non consentono l’ottimale svolgimento delle funzioni. Spesso siamo obbligati ad assumerci responsabilità che non ci dovrebbero competere – rileva Asquini sindaco di Coseano – come sostituire le posizioni organizzative, in particolare quelle che potrebbero essere ricoperte, appunto, dai segretari comunali». —
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