La storia delle filande raccontata in un libro
Maristella Cescutti Dignano
Il patrimonio di architettura industriale, unico in regione, delle due filande di Dignano e Carpacco è stato raccontato nel libro “Il patrimonio industriale sul Tagliamento le filande di Dignanio e Carpacco”, presentato di recente, frutto di un lavoro finalizzato a dare una organicità storico-antropologica, archivistica e artistica alle due strutture. Le due filande di Dignano e Carpacco sono stati luoghi di lavoro di tante giovani donne e adulte la cui vita è stata contraddistinta da anni di stenti nel Friuli dei primi del Novecento. Tale concetto è stato evidenziato ed approfondito durante la presentazione del libro dall’assessore alla Cultura di Dignano Donatella Bertolissio. Citato nella prefazione il dignanese Jacopo Pirona grande conoscitore del Friuli che già un secolo e mezzo fa aveva in mente una industrializzazione moderata agganciata alle risorse umane e al territorio. «Questo lavoro – ha detto Bertolissio – vuole anche essere lo spunto per pensare a una nuova progettualità legata alle nostre filande per ridare loro vita nel quadro di un economia sostenibile che permetta ai nostri giovani di essere orgogliosi del loro territorio e di rimanervi». Un ringraziamento particolare è andato agli autori del libro Angela Zolli, curatrice, Enrica Capitanio, Giovanni Sammartano, Milvia Morocutti e Paolo Sartori e a tutti i cittadini di Dignano che hanno contribuito a rendere viva la ricerca realizzando uno strumento di memoria storica e di divulgazione scientifica e progettuale. Il lavoro continuerà con la realizzazione di un docufilm. —
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