«Dalle urne il consenso su piazza e autostazione Il centro va riqualificato»
Il sindaco Mauro Steccati, appena rieletto, elenca le priorità del suo programma amministrativo In Consiglio il rendiconto di gestione con la riduzione dei debiti e 680 mila euro di avanzo
l’intervista
Un centro urbano riqualificato, un patrimonio edilizio da adeguare e un territorio vulnerabile da mettere in sicurezza. Il nuovo mandato del rieletto primo cittadino di Tarcento Mauro Steccati è iniziato sull’onda di progettualità affinate nel corso della precedente legislatura e validate dal responso elettorale.
Sindaco, fra le sue deleghe c’è l’Urbanistica. Una scelta legata alla rinascita di piazza Libertà?
«Per l’assegnazione delle deleghe all’esecutivo abbiamo fatto un ragionamento anche in considerazione del carico di lavoro. Quanto alla piazza, esistono studi di fattibilità approvati dagli enti superiori attraverso i quali si intende dare risposta a un problema di parcheggi, viabilità e sicurezza. Soluzioni che vanno coniugate con quelle di una nuova rotonda e con la sistemazione dell’area della fontana. Non appena ci sarà un passaggio di consegne ci metteremo al lavoro».
Ci sarà l’autostazione?
«È un tema sul quale sono fiorite in maniera strumentale definizioni negative. Chi ha alimentato quella polemica ha anche detto che il voto sarebbe stato una sorta di referendum su quel fronte. La gente si è espressa chiaramente, confermando che ciò che avevamo proposto andava bene, proseguiamo in questo senso».
Il suo è un territorio a forte rischio idrogeologico e la rete stradale usurata. Quali le priorità?
«Nel precedente mandato abbiamo steso 80 mila metri quadrati di asfalti. Dobbiamo gestire un territorio con 120 km di strade, il programma è riasfaltare in base alle priorità, realizzando anche i sottoservizi. Quanto al rischio idrogeologico, abbiamo concluso l’iter per tutti gli interventi finanziati sulle frane. Resta da avviare la progettazione per quella a confine con Villanova nel comune di Lusevera, coperta da un finanziamento regionale di 90 mila euro».
Il Consiglio si riunirà martedì 19, quando sarà anche presentato il rendiconto di gestione. È stato un anno difficile pure dal punto di vista finanziario...
«Lo è stato e, per un anno, siamo rimasti senza ragioniere, eppure abbiamo programmato 10 milioni di investimenti senza accendere nuovi mutui, riducendo del 35% il debito e lasciando i conti in ordine con un avanzo disponibile di 680 mila euro».
Che tipo di investimenti?
«Abbiamo realizzato la rotonda fra via Dante e via Udine, il parcheggio a Loneriacco e molte asfaltature. È corposo il programma di lavori pubblici già avviati o di prossimo avvio, penso alla viabilità di accesso al borgo storico di Villafredda, alla passeggiata sul Torre dall’area camper verso Molinis a Sud e verso le cascate di Crosis a Nord, la trasformazione dell’ex campo di calcio “Vivanda” in un parco attrezzato, con un primo lotto in fase di esecuzione e un secondo progettato, ma non ancora finanziato».
E villa Moretti?
«Abbiamo ottenuto il via libera dalla Soprintendenza, il progetto, redatto dall’architetto Guido Tondolo, è stato adeguato e, a breve, sarà portato in approvazione».
La direzione del Distretto è in capo a Cividale e ci sono timori per il futuro del Csm. Che fare?
«È vero che a Tarcento manca un direttore, ma i contatti con la dottoressa Anna Paola Agnoletto sono costanti e non mi risultano disagi, anzi, il Distretto è stato potenziato con nuovi servizi. Quanto al Csm, sono stati completati i lavori per la sede temporanea, visto che quella attuale è inadeguata. Soprattutto, va detto che abbiamo ottenuto cospicui finanziamenti per potenziare il Distretto e non penso che la Regione eroghi milioni di euro per creare strutture destinate a un depotenziamento».
Le scuole richiedono interventi. Da dove iniziate?
«A imporli è la vulnerabilità sismica di edifici che, pur essendo antisismici, non sempre sono conformi alla complessa normativa; a seguito di una ricognizione su tutti gli stabili abbiamo delineato un programma di interventi: le scuole per l’infanzia di Coia, Ciseris e Segnacco sono a posto, le medie di via Pascoli necessitano di un piccolo adeguamento, mentre le primarie di viale Matteotti richiedono un programma più corposo, già avviato a febbraio con 1,4 milione di investimenti. —
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