Dalla sanità alle infrastrutture i sindaci si rivolgono a Fedriga
L.A.
SAN PIETRO AL NATSIONE
Dalle istanze sul fronte sanitario al tema delle infrastrutture, dal nodo della carenza di personale nella pubblica amministrazione fino ai settori dell’istruzione e della connettività e ai problemi di carattere idrogeologico: è ampio il ventaglio dei temi sottoposti all’attenzione del governatore Massimiliano Fedriga dai sindaci delle Valli del Natisone, che grazie all’impegno del consigliere regionale di Progetto Fvg per una Regione Speciale/Ar Giuseppe Sibau, promotore dell’incontro, hanno potuto confrontarsi con il presidente della Regione nella sala consiliare di San Pietro.
Ogni amministratore si è fatto portavoce delle principali necessità del proprio territorio: a San Leonardo l’attenzione si concentra, in primis, sul polo scolastico («Il basso numero di iscritti – ha rilevato il sindaco Antonio Comugnaro, ribadendo l’assoluta importanza del servizio – non consente al plesso di disporre di una propria dirigenza»), mentre per Grimacco e Drenchia – come evidenziato dai sindaci Eliana Fabello e Francesco Romanut – l’urgenza è disporre di risorse a bilancio in parte corrente; Germano Cendou, primo cittadino di Savogna, ha posto l’accento sull’ampia presenza, nell’area valligiana, di edifici fatiscenti, che rappresentano un serio rischio per la pubblica sicurezza anche perché spesso affacciati sulla viabilità, mentre il sindaco di Stregna, Luca Postregna, ha collocato in cima alla scaletta delle criticità la carenza di personale; non meno grave, ha fatto presente il sindaco di San Pietro, Mariano Zufferli, è quella dei medici di base, troppo pochi rispetto alle esigenze della popolazione. Ulteriori input sono arrivati da Camillo Melissa, primo cittadino di Pulfero, e da Mauro Steccati, sindaco di tarcento e presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre.
La conclusione è spettata a Sibau, che ha anzitutto ricordato l’importante traguardo dell’equiparazione da parte del consiglio regionale delle Valli del Natisone e del Torre alle aree interne già sancite dallo Stato, premessa all’arrivo di importanti finanziamenti per il comprensorio; urgente, ora – ha concluso –, è «legiferare sulla montagna, che ha bisogno di nuova linfa». —
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