La Regione verso il sì al programma di lavori del ponte sul Torre
La ditta per procedere attende la formalizzazione del parere L’iter è fermo da tre anni. Complessa la sostituzione dei tubi
Timothy Dissegna
CHIOPRIS VISCONE
Passo in avanti nell’annosa vicenda del nuove ponte sul Torre. Si è tenuta infatti una riunione tra l’azienda incaricata dell’opera, la Icop di Basiliano, e la Regione per fare il punto della situazione ed esaminare la proposta d’intervento avanzata dall’impresa per risolvere l’impasse.
I tecnici di Trieste, che dovevano esprimersi sul documento, hanno dato l’assenso, anche se per ora solo in via informale. La risposta scritta sul parere positivo, che è attesa a giorni, permetterà così di portare a un nuovo step la complicata vicenda del nuovo ponte, in stallo ormai dalla fine del 2018.
«Abbiamo presentato la nostra soluzione alla commissione cementi armati – spiega Pietro Petrucco, amministratore delegato di Icop – e ci siamo salutati con l’ok da parte dei tecnici regionali. Ora è attesa la formalizzazione da parte della Direzione lavori, con la quale potremo procedere».
Sull’argomento sono interessati sia la Regione che Autovie Venete, in quanto l’opera è seguita pure dai tecnici del Commissario delegato per l’emergenza alla mobilità riguardante la A4 e il raccordo Villesse-Gorizia. Per ora l’iter sta procedendo così come preventivato nei mesi scorsi, però con gli operai che potranno tornare a lavorare non prima del 2022.
Il nodo della questione, infatti, è la sostituzione dei tubolari difettosi nella struttura, intervento che richiederà «tre mesi per avere a disposizione e quindi tagliare i tubi con il laser – precisa Petrucco –; poi, la procedura sarà lenta e complessa». Lo stesso ad di Icop ha definito l’operazione «inedita». Bisognerà intervenire su circa 350 assi e la cosa che richiederà circa un anno di lavoro. Solo dopo questo passaggio si potrà ultimare definitivamente la struttura, che poggerà su 14 pile e due spalle, lunga 665 metri.
Dopo l’arrivo della lettera con cui si formalizza l’accettazione della proposta di Icop, l’ipotesi è di poter tornare a operare già nella prossima primavera. Il cantiere, oltre a coinvolgere i territori di Chiopris Viscone e dell’adiacente San Vito al Torre, è guardato con attenzione dall’intero Distretto della sedia, essendo attraversato dall’ex strada provinciale 50 Palmarina. —
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