La Comunità di montagna: 5 milioni per scuole più sicure
Situazione critica a Lusevera: da demolire e ricostruire elementari e palestra Il sindaco Steccati: stabilite le priorità con i colleghi, ci rivolgeremo alla Regione
Piero Cargnelutti
Piero Cargnelutti TARCENTO
Ammontano a quasi cinque milioni di euro i fondi necessari per mettere in sicurezza e rendere efficiente sul piano energetico le strutture scolastiche dei Comuni che rientravano nell’ex Uti del Torre.
Le prime stime sui costi sono state tracciate dall’attuale Comunità di montagna del Torre e del Natisone sulla base di un progetto avviato nel 2018.
«Allora – spiegano dall’ufficio tecnico dell’ente sovracomunale – avevamo ricevuto un contributo per fare una serie di stime sui possibili costi necessari ad adeguare gli edifici scolastici presenti nei Comuni interessati. Nel corso degli anni, l’ente è intervenuto nei lavori per la scuola di Tarcento, la cui amministrazione disponeva già di un progetto. Nei restanti casi, ci sono Comuni come quelli di Cassacco e di Povoletto che oggi non fanno più parte della Comunità e dunque sceglieranno le modalità con le quali intervenire. Altri Comuni, invece, come Faedis e Attimis già disponevano di appositi contributi e stanno sviluppando i progetti. Per il resto, sarà l’assemblea degli amministratori a decidere se procedere singolarmente o fare riferimento alla Comunità di montagna per la ricerca di finanziamenti e lo sviluppo delle progettazioni».
Nel corso dell’approfondimento, si è stimato che per adeguare gli edifici alle nuove normative e/o renderli efficienti sul fronte energetico sono previsti costi di 487 mila euro per le scuole di Faedis, 550 mila per quelle di Attimis, 400 mila per quelle di Cassacco, 590 mila euro per quelle di Povoletto, 550 mila euro per quelle di Taipana, ma i costi più consistenti sono stati attribuiti al Comune di Lusevera, dove serviranno 2 milioni e 230 mila euro.
«In quel caso – rilevano sempre dalla Comunità di montagna del Torre e del Natisone – si è visto che è più conveniente demolire le scuole elementari e la palestra e quindi ricostruirle, per un costo precisamente di 770 mila euro per le prime e un milione e 120 mila euro la seconda: a questi si aggiungono ulteriori 340 mila euro per adeguare la scuola per l’infanzia. Anche per quanto riguarda le scuole di Taipana sarà necessario cercare i fondi, che al momento non sono a disposizione».
Da parte sua, il sindaco di Lusevera, Luca Paoloni, ha espresso la volontà della sua amministrazione di cercare i trasferimenti per garantire il mantenimento del servizio scolastico nel paese dell’alta Val Torre, mentre il presidente della Comunità di montagna e sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, si prepara a confrontarsi con i colleghi amministratori: «È un tema del quale parleremo – anticipa lo stesso Steccati – e che sarà fra i punti oggetto delle prossime assemblee: nel caso di Tarcento siamo intervenuti potendo contare su un progetto che era già pronto. Con le stime che abbiamo, si decideranno le priorità e successivamente si procederà all’eventuale contrattazione con la Regione per ricercare i fondi che permetteranno di avviare le eventuali progettazioni e i successivi bandi di gara». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori