Malattia di Lafora una raccolta fondi per ricerca e famiglie
A.D.Ogni giorno si scoprono nuove cure e terapie per malattie che, fino a pochi anni fa, erano catalogate tra quelle “incurabili”. Non è ancora abbastanza, però. I progressi della medicina contemporanea sono enormi, ma non bastano ad anticipare le conseguenze delle cosiddette “malattie rare”. Tra queste è inclusa la malattia di Lafora, che rientra tra le epilessie miocloniche progressive ed è considerata la forma più grave delle epilessie.
«È una malattia neurologica degenerativa caratterizzata da crisi epilettiche, mioclonie e deterioramento psichico», si legge sul sito www.tempozero.og, associazione nata a Udine a metà dello scorso novembre. La Lafora è dovuta al non corretto funzionamento di due proteine e all’origine di questo malfunzionamento ci sono delle alterazioni genetiche. «Tale situazione crea un errore nel metabolismo glicogeno che ne comporta l’accumulo progressivo a livello celebrale», si legge ancora sul sito. Un portale online nato perché anche a Udine e in regione sono presenti casi di questa malattia tanto subdola quanto difficile da affrontare, per chi ne è affetto e per i familiari delle persone che ne sono colpite. Famiglie che si trovano immerse «in una quotidianità stravolta, sconosciuta, dove il tempo viene accelerato ai massimi termini, perché le aspettative di vita della malattia di Lafora variano dai 5 ai 12 anni dal momento dell’esordio, anni caratterizzati da un deterioramento cognitivo, psichico e fisico molto veloce».
Ecco perché contestualmente alla nascita dell’associazione è partita anche una raccolta fondi a favore di Tempo Zero Odv: si può donare tramite bonifico bancario a queste coordinate: IT38 Y030 6909 6061 0000 0183 551. Una raccolta fondi destinata alla ricerca e all’aiuto delle famiglie che non hanno più tempo. —
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