«Urge il distaccamento dei vigili del fuoco Speriamo nel 2022»
C.B.
SACILE
Due incendi in una settimana a Sacile domati dai vigili del fuoco di Pordenone: il cantiere del nuovo distaccamento dei pompieri in via Bandida si fa attendere da 13 anni. «Gli ultimi interventi hanno dimostrato la necessità di una sede a Sacile – ha detto Delfio Martin, ex caposquadra dei vigili del fuoco –. Speriamo si apra il cantiere nel 2022 in via Bandida».
Due interventi in media al giorno nell’area Liventina: i pompieri di Pordenone fanno i pendolari a Sacile e dintorni circa 400 volte all’anno. Garantiscono la sicurezza per oltre 60 mila cittadini a Fontanafredda, Caneva, Polcenigo, Budoia, Aviano, Brugnera, Tamai, Sacile e dintorni. L’iter per la nuova caserma va avanti dal 2009: l’associazione temporanea d’impresa Planarch di Roma con 5p di Pordenone e De Blasio di Porcia si è aggiudicata, oltre due anni fa, l’appalto del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco. L’offerta di 175.607,40 euro ha battuto la concorrenza, con ribasso del 41 per cento sull’importo a base di gara: quello che manca è l’organico dei pompieri.
«Il futuro distaccamento a San Giovanni del Tempio è finanziato dalla Regione con un assegno di 1.990.000 euro, di cui 1.670.000 euro per il primo triennio e 320.000 euro nel 2022 – hanno detto i tecnici comunale –. Il taglio del nastro era previsto nel 2022 ma la tempistica potrebbe sforare ».
Il progetto interessa il rifacimento di una parte della vecchia caserma e l’ampliamento di via Bandida. Sono previsti la costruzione del parcheggio e un secondo accesso, con la tombatura dei fossati. Servono una trentina di pompieri per il futuro distaccamento, nell’area dove quello provvisorio era condiviso con la protezione civile nella sede laterale alla caserma: è stato chiuso nel 2019. —
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